19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
navi da crociera

Msc Seaview: Fedriga, un segnale positivo per l'intera economia regionale

Dallo storico cantiere di Monfalcone, fondato nel 1908, il più grande stabilimento di produzione navi di crociera del Gruppo Fincantieri: negli ultimi 28 anni sono state costruite 37 navi. Alla consegna però il sindaco Cisint ha lasciato anzitempo la cerimonia, non essendo stato consentito di esprimere il tradizionale intervento di saluto

MONFALCONE - «Grazie a Msc per avere scelto Fincantieri e avere così permesso un'ulteriore innovazione del made in Italy sul nostro territorio, con i nostri lavoratori e con le nostre aziende. Possiamo e dobbiamo considerare la consegna di Msc Seaview come un ulteriore segnale positivo rispetto alla crescita complessiva dell'economia regionale». Intervenuto a Monfalcone alla cerimonia di consegna della nave da crociera Msc Seaview da Fincantieri a Msc, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha evidenziato come «dallo storico cantiere di Monfalcone, fondato dalla famiglia Cosulich nel 1908 e tuttora il più grande stabilimento di produzione navi di crociera del Gruppo Fincantieri, negli ultimi 28 anni sono state costruite 37 navi di crociera per un valore di circa 16 miliardi di euro: sono numeri che caratterizzano perfettamente l'impatto di Fincantieri sul tessuto produttivo e sociale del Friuli Venezia Giulia in termini di ricchezza e lavoro».

«Dei 15 miliardi di euro che rappresentano il valore del l'export della nostra regione nel 2017 - ha aggiunto Fedriga, presente alla cerimonia insieme al governatore del Veneto, Luca Zaia, all'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bini, e ai sindaci di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e Trieste, Roberto Dipiazza - il 15 per cento deriva proprio dalla cantieristica con oltre 2 miliardi di euro grazie a una filiera che coinvolge centinaia di aziende regionali e garantisce oltre 14mila posti di lavoro, 9mila dei quali impiegati nel cantiere di Monfalcone».
«Da qui si parte per il futuro - ha quindi annunciato il governatore Fvg - e ringrazio il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono con i quali abbiamo firmato un protocollo con la Camera di Commercio della Venezia Giulia volto a creare una filiera regionale della Navalmeccanica e della Cantieristica finalizzata all'aggregazione delle pmi e, di conseguenza, alla creazione di sempre maggiori posti di lavoro».

«Chi fa impresa - ha assicurato Fedriga - non fa solo business ma contribuisce a lasciare una grande impronta sociale sul territorio». A questo proposito, il governatore ha ricordato Matteo Smoilis, il 19enne operaio isontino vittima del recente incidente sul lavoro nello stabilimento Fincantieri, per affermare «l'importanza dell'impegno congiunto di istituzioni e imprese per migliorare le condizioni di lavoro. Molto è stato fatto ma dobbiamo migliorare ancora senza mai calare il livello di attenzione».
«L'interlocuzione con Fincantieri - ha quindi spiegato Fedriga - è improntata alla costruzione di percorsi comuni che garantiscano ricadute occupazionali alla nostra comunità. Le istituzioni devono supportare le aziende per raggiungere l'obiettivo condiviso di un'occupazione stabile, regolare e qualificata, vero e proprio fattore di crescita delle comunità e dei territori».
«In un mondo industriale in progressivo quanto veloce cambiamento - ha concluso Fedriga - poter contare su consegne programmate fino al 2027 è molto positivo quanto sempre più raro. Questo tesoretto è stato e, sono certo, continuerà ad essere una grande opportunità per il Friuli Venezia Giulia».

Alla consegna però il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha deciso di lasciare anzitempo la cerimonia, non essendo stato consentito di esprimere il tradizionale intervento di saluto che, nelle precedenti occasioni, aveva permesso alla città di far sentire la propria voce. «Lo stabilimento – rileva il sindaco Anna Maria Cisint - rappresenta uno dei tratti distintivi dell’economia e del lavoro per la città di Monfalcone; è una fonte rilevante di ricchezza per l’intera regione; è stato, e continua ad essere, simbiosi e storia della città anche dal punto di vista urbanistico e sociale; caratterizza profondamente la nostra identità. Ma esso non è, e non può essere, considerato un’isola separata, una sorta di zona franca, estranea al territorio. Non aver dato la parola a chi rappresenta l’intera comunità cittadina è stato un grave vulnus, in una logica chiusa e isolata fra quello che avviene dentro e fuori l’azienda, che, se è stata tollerata nel passato, non lo è più con questa amministrazione».
«In momenti come questi, che coronano lo sforzo produttivo della nostra azienda più importante, il Comune ha il diritto e anche il dovere di portare l’apprezzamento per un grande armatore che ha scommesso su Monfalcone per rilanciare la sua flotta e verso una società, la MSC, che dimostra una sensibilità sociale d’impresa che, sembra mancare a Fincantieri. Ma il Comune ha altresì il diritto e il dovere di rappresentare, anche in occasioni come queste, le istanze della città e il fatto che si deve fare in modo che le ricadute determinate da questo sistema produttivo debbano essere adeguatamente governate. Dopo i primi accordi sottoscritti in questi mesi, Fincantieri deve capire che è tempo di affrontare con decisione i nodi più complessi e annosi, quello dei subappalti e delle condizioni contrattuali e salariali dei dipendenti, quello dello sviluppo dell’indotto e quelli dell’organizzazione interna e della sicurezza, anche nel ricordo deferente che dobbiamo al giovane Matteo, affinchè la commozione del momento della perdita della sua vita rafforzino ora i necessari impegni».