28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
questione accoglienza

Ussai, al Cara di Gradisca la situazione è insostenibile

Nell'ultimo periodo sono aumentati gli arrivi via terra, da Tarvisio ma anche da Venezia con il treno, si registrano circa 15 nuovi arrivi al giorno con picchi di 40 persone; alcuni immigrati sono ospitati da anni

GRADISCA D'ISONZO - «Chi governa a livello nazionale e in Regione continua a non mantenere le promesse fatte ai cittadini. Avevamo un Cara e un Cie. Questi politici avevano promesso di ridurre l'impatto sul territorio. Entrando dentro a questa struttura abbiamo verificato che anche l'ex Cie è stato riempito di migranti. Il Cara è letteralmente stracolmo e oggi ospita 525 persone, che durante il giorno si riversano su un territorio molto piccolo come quello di Gradisca che deve poi affrontare tutti i problemi legati all'integrazione. Alla faccia dell'accoglienza diffusa». Ad affermarlo è Andrea Ussai, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, alla luce della visita al Cara di Gradisca, e aggiunge: «Il vice prefetto ha inoltre confermato che nell'ultimo periodo sono aumentati gli arrivi via terra, da Tarvisio ma anche da Venezia con il treno. Si registrano circa 15 nuovi arrivi al giorno con picchi di 40 persone. Senza scordare che al Cara di Gradisca ci sono alcuni immigrati ospitati persino da tre anni. Realtà come queste dovrebbero essere eliminate. Un sistema che funziona correttamente dovrebbe identificare in tempi rapidi chi ha diritto a rimanere nel nostro Paese. Gli altri andrebbero rimpatriati nei Paesi di provenienza evitando che rimangano parcheggiati per mesi e anni in grandi strutture, capaci solo di fronteggiare l'emergenza».