18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
A pola

Soffocato e poi buttato in mare: muore a 3 anni

Il bimbo è stato trovato ieri mattina attorno alle 9 a Pola nel mare di Vallelunga a nord del mandracchio dei pescatori, vicino a una caserma abbandonata dell'ex Armata popolare jugoslava

POLA – Soffocato, strangolato con le mani e poi buttato in mare. Un bimbo di tre anni è stato trovato morto ieri mattina attorno alle 9 a Pola nel mare di Vallelunga a nord del mandracchio dei pescatori, vicino a una caserma abbandonata dell'ex Armata popolare jugoslava. 

Le indagini
Chi è stato a commettere un gesto tanto barbaro? La polizia sta interrogando quattro persone, due uomini e due donne tra cui la madre del piccino. Secondo le prime ricostruzioni, ufficiose, fatte da alcuni vicini di casa, martedì sera intorno alla mezzanotte la madre, una donna di 32 anni, aveva denunciato alla polizia la scomparsa da casa del suo piccolo. Le ricerche sono cominciate immediatamente, ma senza esito. Poi ieri mattina è stata la madre stessa a portare la polizia sul luogo del ritrovamento del corpo senza vita, a circa un chilometro dalla loro abitazione. Forse era stata sul posto prima e questo è un dettaglio sul quale gli investigatori vogliono capire qualcosa di più. Anche perchè la madre, una volta trovato il bambino, non lo ha estratto dall'acqua per verificare se fosse ancora in vita, ma lo ha lasciato sul posto per contattare la polizia. 

La storia
Secondo i racconti dei vicini, la donna e il bambino, originari di Velika Kladuša in Bosnia-Eregovina, si erano stabiliti da poco tempo a Pola, nell'appartamento del nonno scomparso. Il marito invece è rimasto a Velika Kladuša, probabilmente per motivi di lavoro o forse perché la coppia si era separata come sostengono alcuni. Sulla vicenda oltre alla polizia sta indagando il sostituto procuratore regionale Eddy Putigna che ha disposto l'autopsia sulla piccola salma.