2 maggio 2024
Aggiornato 23:00
L'attacco di Cisl e Fim

Vertenza Siap, i sindacati: «Istituzioni arrendevoli»

«A chi giova tutta questa fretta di chiudere il sipario sul gruppo Carraro?», chiedono le Rsu. Ziberna porta il caso in Consiglio regionale

GORIZIA -  «Dopo l’annuncio, come un fulmine a ciel sereno, della volontà di Carraro di chiudere lo stabilimento della Siap di Gorizia, sacrificando così uno dei siti più produttivi e flessibili del gruppo, cresce lo sconcerto sull’atteggiamento tenuto da politica e istituzioni». E’ la posizione di Cisl di Trieste-Gorizia che, assieme alla Fim e alle sue Rsu, attaccano le istituzioni e denunciano: «L’impressione è che regni più la rassegnazione che l’indignazione. Lascia infatti perplessi – si legge in una nota del sindacato - che, già all'indomani della prima ed unica riunione tra gli assessori regionali Bolzonello e Panariti e la proprietà, istituzioni e politica locale abbiano annunciato la resa incondizionata, senza neanche l'onore delle armi ai lavoratori, che stanno almeno provando a difendere il loro posto di lavoro e gli ultimi pezzi dell’industria manifatturiera e dell’economia della città. A chi giova tutta questa fretta di chiudere il sipario sul gruppo Carraro, offrendo su un piatto d'argento il suo definitivo disimpegno dal sito produttivo di Gorizia?», si domandano i segretari di Cisl e Fim, Umberto Brusciano e Giampiero Turus, assieme alle Rsu della Siap.

Tra pochi minuti, intanto, il caso approderà in Consiglio comunale, al quale presenzieranno anche i lavoratori dello stabilimento di Straccis. In mattinata il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, ha portato il problema anche a Trieste, con un'interrogazione a risposta immediata all'esecutivo guidato da Serracchiani.