In mezzo al verde, al Borgo Colmello di Farra d'Isonzo

FARRA D'ISONZO - Un quarto d'ora fuori dal centro di Gorizia e a due passi da una delle cantine più conosciute in Italia, quelle di Silvio Jermann. La A34 corre vicina, ma sembra lontanissima da questo piccolo e curatissimo Borgo che contiene e offre ogni genere di conforto a chi si trova a transitare in questo spicchio d'Italia votato alla produzione di vino di qualità.

LA CUCINA - In questo periodo dell'anno non mancheranno sicuramente gli asparagi, da gustare con fonduta di formaggio latteria, oppure il tipico «toc in braide», che per chi non è di queste parti è giusto tradurre in «L'intingolo nel Podere». Si tratta di una polenta con l'aggiunta di burro e formaggi di queste parti, dalla ricotta affumicata al Montasio, in alternativa al classico «frico» al formaggio di malga. Per i carnivori la scelta potrebbe cadere sulla porchetta o su un altro classico della regione, il prosciutto in crosta di pane, oppure, perché no, il «Gulash», ma non mancano variazioni marinare come il risotto alle erbe e gamberi del vicino Adriatico, da cui giungono fin qui anche inaspettati branzini.

IN GIARDINO - Sta arrivando la bella stagione, e quindi sarà il momento di decidere se optare per la bella sala con mura e pietre a vista - corredate da opere d'arte realizzate da artisti locali - oppure uscire all'aperto, approfittando del delizioso giardino, tranquillo quanto ampio, in grado di ospitare decine e decine di persone senza perdere quel senso di tranquillità che solo la campagna riesce a trasmettere.

IL VINO - Beh, da queste parti non si scherza sul tema, e quindi neppure qui, tappa d'inizio di un tour d'aperitivi e degustazioni -soprattutto di vini bianchi- che potrebbe non aver fine, se non tornando qui la sera e approfittando di una delle camere proposte - tra l'altro - a prezzi molto competitivi. Il tutto funziona, anche per i delatori di TripAdvisor che indicano Borgo Colmello come punto di riferimento a Farra.