3 ottobre 2025
Aggiornato 04:00
Fondazione Coronini

In trecento per la mostra «Dalla penna d'oca...»

Dedicata all'evoluzione della scrittura, l'esposizione raccoglie calamai, macchine da scrivere e documenti, oltre a una sezione dedicata al conte Guglielmo

GORIZIA - Oltre trecento persone hanno visitato nei primi tre giorni d’apertura la mostra «Dalla penna d’oca alla macchina da scrivere. Guglielmo Coronini e la bella scrittura», inaugurata venerdì scorso e ospitata dalle scuderie e dalla storica dimora goriziana di viale XX Settembre. L’esposizione sarà visitabile dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, fino al 4 ottobre. Nel corso dei sei mesi di durata della mostra, numerose saranno le iniziative collaterali che andranno a impreziosire la proposta culturale, realizzate in collaborazione con i partner che hanno partecipato all'allestimento del progetto espositivo.

Attraverso l’esposizione di calamai, tagliacarte, pennini metallici, penne stilografiche, portamine e matite meccaniche, la mostra proietta il visitatore in un ideale viaggio nel tempo che mira a scoprire l’evoluzione delle abitudini scrittorie negli ultimi due secoli, con un occhio di riguardo per l’aspetto estetico, storico e artistico, dal momento che questi oggetti, soprattutto se utilizzati dalle classi elevate, non di rado erano realizzati con materiali preziosi e caratterizzati da raffinati decori. L’importanza della corrispondenza quotidiana all’interno di una famiglia, soprattutto per coloro che erano costretti a trascorrere lunghi periodi lontano da casa, trova ampie testimonianze all’interno dell’Archivio Storico Coronini Cronberg.

Romoli: valorizzato il patrimonio della Fondazione
All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Fondazione Carigo, Gian Luigi Chiozza, e le curatrici dell’esposizione, Cristina Bragaglia e Maddalena Malni Pascoletti, l’assessore provinciale alla Cultura, Federico Portelli, il consigliere regionale Rodolfo Ziberna. «E’ la dimostrazione del dinamismo della Fondazione, della volontà di valorizzare il proprio patrimonio di reperti e documenti, ma anche della capacità di intessere relazioni con altri enti del territorio», ha evidenziato il presidente della Fondazione Coronini Cronberg, Ettore Romoli, nel corso della cerimonia d’inaugurazione della mostra.

Una sezione dedicata al conte Guglielmo
Per ricordare la figura del conte Guglielmo Coronini una sezione della mostra sarà dedicata proprio al suo rapporto con la scrittura, dalle lettere della sua fanciullezza alla macchina da scrivere Olympia Splendid 33, alla quale si affidava nella redazione dei propri documenti. All’interno del palazzo sarà possibile ammirare soprattutto i tanti scrittoi e i secrétarire disposti nelle sale, che per l’occasione saranno aperti, a rivelare la ricchezza degli interni e a svelare scomparti e cassetti segreti.La mostra, che gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Gorizia, si avvale della collaborazione dei Civici Musei di Storia e Arte di Trieste, tramite l’importante prestito di un gruppo di calamai e servizi da scrittura conservati al Museo Sartorio, e dell’Archivio di Stato di Gorizia. L’iniziativa ha potuto contare inoltre sulla collaborazione dell’Istituto statale d’Arte Max Fabiani, ai cui studenti è stato affidato l’allestimento dello spazio di ingresso alla mostra con opere realizzate con diverse tecniche e materiali ispirate al tema della scrittura.