20 agosto 2025
Aggiornato 10:30
Cinema

The-startup, al cinema la storia del ventenne fondatore di «Egomnia»

La vera storia di Matteo Achilli, fondatore di una piattaforma di job-matching, raccontata da Alessandro D'Alatri.

ROMA - E' la vera storia di Matteo Achilli, il fondatore venticinquenne di Egomnia, società informatica di grande successo, quella raccontata da Alessandro D'Alatri in «The-startup", nei cinema dal 6 aprile. Il film interpretato da Andrea Arcangeli, Paola Calliari e Matilde Gioli, porta sullo schermo il sogno di questo ragazzo della periferia romana, che riesce a creare un social network che mette in comunicazione chi cerca e chi offre lavoro e diventa un «caso» raccontato anche da CNN e Forbes.

Una storia si successo e imprenditorialità.
Il vero Matteo Achilli a proposito del film ha detto: «La cosa che più mi è piaciuta di tutto questo progetto è che hanno deciso di raccontare una storia vera di un ragazzo normale. Penso che molti ragazzi si possono riconoscere in questa storia, proprio perché è una storia ordinaria». Creatività, coraggio, determinazione, tenacia erano gli unici strumenti che Matteo aveva in mano, e si sono rivelati sufficienti per arrivare al successo, come ha spiegato il regista. «Ogni essere umano è una start up, ogni persona è un progetto. Allora restituire fiducia in un Paese dove noi, per nostro DNA, per nostra costituzione, siamo creativi, siamo coraggiosi... Le invenzioni più importanti vengono da qui: cioè abbiamo una caratteristica straordinaria di fantasia, creatività e coraggio. Mi piaceva quest'idea di rappresentare questa possibilità di rinascita di questo Paese».

Si può fare...
Il produttore Luca Barbareschi ha commentato: «Siccome penso che questo Paese sia mal rappresentato dalla comunicazione, e invece nella sostanza è un Paese straordinario. Non a caso i campi che sono indipendenti da quella che è la politica e la burocrazia, sono leader nel mondo: la moda, lo sport, le nanotecnologie. Cioè, tutti sognano Italia. Gli unici che non sognano l'Italia sono quelli che stanno in Italia».