11 dicembre 2024
Aggiornato 00:00
Chirurgia estetica

Medicina estetica: tra scienza e boom digitale, attenzione alle fake news

Le piattaforme digitali stanno diventando il forum di riferimento per le conversazioni e le ricerche sul beauty, tra divulgazione e scienza ma anche fake news

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Beauty Foto: Pixabay

L’interesse per la medicina estetica è oggi ai suoi massimi storici. Con oltre un milione di italiani che ricorrono ogni anno alla medicina estetica, il nostro Paese si posiziona al 5° posto al mondo per trattamenti effettuati, con un trend in costante crescita da diversi anni.

Ma attenzione alle fonti d’informazione, come avverte Massimo Signorini, Fondatore dell’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino: «Nei nostri studi medici, come sul web, sempre più spesso ci dobbiamo confrontare con falsi miti, credenze errate o addirittura stigma verso le persone che decidono di ricorrere a un trattamento. Di fronte all'aumento di interesse verso la medicina estetica, sia tra i pazienti che tra la comunità medica, è urgente un nuovo approccio basato sulla forza delle evidenze scientifiche. Si tratta di una procedura medica seria che coniuga bellezza e benessere psico-fisico, basata su terapie ampiamente studiate da oltre trent’anni, in continua evoluzione grazie alla ricerca scientifica e che aiuta le persone a ritrovare fiducia e consapevolezza nel proprio potenziale. Un valore che va oltre la vanità. Essenziale il ruolo della formazione del medico e della corretta informazione.»

È l’appello lanciato oggi nel corso del meeting tra esperti e professionisti dell’informazione dal titolo «La comunicazione sulla medicina estetica: tra divulgazione, fake news e scienza», organizzato con il supporto incondizionato di Allergan Aesthetics, Società del Gruppo AbbVie, per arginare la diffusione in rete di false credenze e, di contro, favorire un approccio corretto e rigoroso alle fonti di informazione affidabili.

«Il ruolo del chirurgo e medico estetico è anche quello di educare e informare correttamente» dichiara Marco Iera, Medico Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica dell’Istituto clinico Brera di Milano e membro della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica «Superati gli eccessi del passato, la strategia su cui punta oggi la medicina estetica è l’armonia e la naturalezza del risultato. Per questo è importante rivolgersi a medici esperti ed individuare la clinica che utilizzi prodotti certificati e di qualità. Ma è altrettanto importante porre le giuste domande durante il primo colloquio con il medico, informarsi sul suo percorso formativo e sulle sue esperienze e chiedere di valutare insieme i trattamenti più adatti. Da parte sua, il medico deve anche spiegare ai suoi pazienti che in medicina, e non solo, la vita reale non coincide con la vita virtuale e che molte delle loro richieste sono irraggiungibili.»

Il consiglio che arriva dagli esperti è quello di consultare solo fonti certificate e professionisti competenti, per avvicinarsi alla medicina estetica nella maniera più corretta e sicura possibile e, soprattutto, fare attenzione alle fake news che corrono sul web. Un tema sempre più emergente, con migliaia di post sull’argomento, che rischia di creare dubbi e timori ingiustificati riguardo a pratiche molto diffuse.

Da uno degli studi[ii] più ampi e autorevoli condotti sulla Medicina estetica, che ha coinvolto pazienti e medici di 18 paesi inclusa l’Italia, è emerso che le piattaforme digitali stanno diventando il forum di riferimento per le conversazioni e le ricerche sul beauty: il 37% delle persone interessate a un trattamento estetico usa Internet e il 32% i social media per fare ricerche su specifici problemi o trattamenti, il 28% si basa sulla rete per cercare un medico estetico e l’82% degli under 35 americani usa Instagram come principale fonte di informazioni sui trattamenti di medicina estetica. Un vero boom del digital, ma anche tanta autopromozione e contenuti inaffidabili, come emerge da due ricerche condotte negli Stati Uniti sui contenuti pubblicati in rete sulla medicina estetica che hanno evidenziato come i due terzi dei post più in evidenza su Instagram siano in realtà solo autopromozione e che il 40% dei video più popolari su YouTube non è neanche realizzato da medici professionisti.

Il numero totale di procedure estetiche, chirurgiche e non chirurgiche, eseguite in Italia è di 1.088.704 nel 2019. Il nostro Paese si posiziona al 5° posto al mondo dopo Stati Uniti, Brasile, Giappone e Messico con un aumento del 7,8% rispetto all’anno precedente. In Italia si contano 774.272 procedure non chirurgiche e 314.432 chirurgiche. La Tossina Botulinica e i Filler a base di Acido Ialuronico si confermano in assoluto i trattamenti più richiesti, sia a livello mondiale che nel nostro Paese, e costituiscono l’80% delle procedure non chirurgiche.ì

Il motivo principale per cui uomini e donne decidono di sottoporsi a un intervento di medicina estetica è la necessità di sentirsi bene con sé stessi e di affermare la propria unicità. Al top dei trattamenti più desiderati, la correzione delle rughe intorno agli occhi e i trattamenti viso (per il 32% dei consumatori) e il rimodellamento del corpo (per il 53%).ìì In aumento la richiesta di filler e biorivitalizzanti come rimedio al «Digital aging», l’invecchiamento precoce della pelle dovuta alla sovraesposizione alla luce blu dei dispositivi digitali, e per la «Maskne» o acne da mascherina, che, ormai diventata parte integrante della vita, può causare irritazioni e dermatiti dovute all’ambiente umido che si forma al suo interno che può favorire la proliferazione batterica.