20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Cinema

Niente baci sul set ad Hollywood

Le raccomandazioni sono contenute in un documento messo a punto da un'unità d'intervento di Hollywood per la ripresa dopo il coronavirus

Baci tra George Clooney e Julia Roberts
Baci tra George Clooney e Julia Roberts Foto: ANSA

Niente baci sul set ad Hollywood, né colluttazioni corpo a corpo o scene di massa. Le raccomandazioni sono contenute in un documento messo a punto da un'unità d'intervento di Hollywood per la ripresa dopo il coronavirus mentre almeno una grande produzione, «Mission Impossible: 7» annuncia il prossimo ciak a settembre. L'obiettivo è quello di «Minimizzare i contatti ravvicinati tra gli attori rivedendo i copioni o usando effetti digitali».

E ancora rilevazione della temperatura all'ingresso sul set, test del Covid-19 come condizione contrattuale, l'uso di mascherine, frequente lavaggio delle mani, no al buffet, con cibo impacchettato e pause pranzo scaglionate. Il documento prevede la presenza su ogni set un «commissario Covid» a cui sarà affidata la sorveglianza su tutti i protocolli, inclusa la disinfezione.

Il «libro bianco»

Il «libro bianco» di 22 pagine è stato sottoposto al governatore della California, Gavin Newson, e al suo collega di New York, Andrew Cuomo. È stato messo a punto da una coalizione di addetti ai lavori che includono membri dei sindacati degli attori, dei registi e delle maestranze, rappresentanti delle major, di società come Amazon e Netflix ed esperti sanitari.

«La via della ripresa sta prendendo forma e restiamo ragionevolmente ottimisti - hanno commentato il presidente del sindacato registi Thomas Schlamme e il direttore esecutivo Russell Hollander - Apprezziamo il bisogno di tornare a lavorare, farlo presto È importante, ma farlo bene è obbligatorio».

La presentazione del documento ha coinciso con l'annuncio che «Mission Impossible: 7», bloccato a fine febbraio mentre Cruise si accingeva a girare a Venezia, le riprese in esterno riprenderanno da settembre.

Una foto di Jennifer Aniston nuda all'asta contro il coronavirus

Una foto di Jennifer Aniston nuda, scattata da Mark Selinger nel 1995 quando l'attrice era al culmine della popolarità come protagonista di «Friends», sarà messa all'asta per affrontare l'emergenza coronavirus. In realtà, a prendere la decisione non è stata l'attrice ma il fotografo che ha deciso di metterla all'asta insieme ad altri 24 ritratti da lui realizzati in modo da raccogliere fondi per aiutare chi negli Stati Uniti non ha una copertura sanitaria per affrontare l'emergenza coronavirus. L'asta è stata organizzata nell'ambito di RADArt4Aid, progetto portato avanti da Red Carpet Advocacy e Christie's. Ma l'attrice appoggia in pieno l'iniziativa e ha rilanciato sui suoi social i link per partecipare all'asta.

«Grazie al mio Mark per avermi permesso di essere parte di questa iniziativa» ha scritto Jennifer nel post su Instagram con cui ha reso pubblica la cosa. Nel post anche un video in cui si vede il lavoro sulla foto nello studio del fotografo, per un interessante salto indietro nel tempo. La foto la ritrae con le gambe incrociate, il ginocchio piegato a coprire il seno, lo sguardo che non ha nulla di malizioso e ammiccante. Lo scatto di Selinger non è una foto erotica ma piuttusto uno scatto che rimanda innocenza e purezza come nello stile dell'attrice e del personaggio che stesso che interpretava.