28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Cinema | Venezia 74

Clooney: «Sono ottimista ma in America c'è rabbia»

Presentato il suo film «Suburbicon» da una sceneggiatura dei fratelli Coen: «Questo non è un film su Donald Trump è un film su come nella nostra storia alcuni problemi riemergano: non abbiamo mai risolto la questione del razzismo».

VENEZIA - Era attesissimo alla Mostra del cinema di Venezia e George Clooney non ha deluso con il suo nuovo film da regista, «Suburbicon», in cui parla dell'America di ieri per parlare di quella di oggi. Nella commedia-thriller scritta dai fratelli Coen porta in scena la provincia americana degli anni Cinquanta e stigmatizza la cultura razzista degli Stati Uniti. I personaggi interpretati da Matt Damon e Julianne Moore vivono in un tranquillo sobborgo fatto di case allineate e giardini curati. La comunità difende la propria identità bianca e quando arriva una famiglia di colore, i Meyers, quel fragile e apparente equilibrio salta.
«Quando si parla di 'make America great again' si pensa all'America di Eisenhower, dove ti andava bene se eri un maschio bianco. Il problema è che questo Paese non ha fatto ancora una svolta su temi come il razzismo. Ho pensato che con questo film potevo trattare questi argomenti in maniera divertente. Sfortunatamente sono sempre attuali».

RABBIA - Alla domanda se «Suburbicon» sia un film arrabbiato, George ha risposto: «Sì è un film arrabbiato. Io credo che questo sia il momento in cui si respira più rabbia nel mio Paese, da quando io sono nato. C'è una nuvola nera sopra di noi. Io sono un ottimista, credo nei giovani, e credo che supereremo questo momento ma la gente è arrabbiata, molti di noi lo sono, con noi, per come vanno le cose, per come va il mondo. E' importante rifletterci su. Il film lo fa attraverso divertimento e un po' di cattiveria».

RAZZISMO - Clooney ha specificato che «Suburbicon» non è un film contro l'attuale Presidente degli Stati Uniti. «Questo non è un film su Donald Trump è un film su come nella nostra storia alcuni problemi riemergano: non abbiamo mai risolto la questione del razzismo».
E alla domanda se gli piacerebbe diventare il prossimo Presidente degli Stati Uniti Clooney ha detto «Sembra divertente!» mentre Damon ha risposto con una battuta: «Io vorrei che qualsiasi persona diventasse il prossimo Presidente. Il prima possibile, per favore!».