25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Aziende virtuose

Facebook: congedo parentale a tutti senza distinzioni di genere

Madri e padri,dipendenti di Facebook, senza distinzione di genere ma anche di tipologia di coppia potranno usufruire del congedo parentale e seguire i progressi dei loro figli

LOS ANGELES - Una settimana Mark Zuckerberg aveva annunciato di voler usufruire del congedo di paternità già previsto dall'azienda. Questa mattina invece da Facebook arriva la notizia dell'estensione del congedo parentale a tutti i dipendenti, indipendentemente dal sesso e dal luogo in cui vivono, nonché dalle leggi vigenti nel Paese di residenza.

Papà e mamme a casa per 4 mesi
Dal 1 gennaio 2016 sarà possibile, per tutti i papà e le mamme dipendenti dell'azienda, stare a casa con i propri figli per quattro mesi. E il congedo sarà esteso alle coppie omogenitoriali anche dove non sono a oggi riconosciute legalmente. «Questo cambiamento ha l'obiettivo di aiutare tutti i neo genitori permettendo loro di essere partecipi di tutti gli step della vita dei propri figli», ha spiegato questa mattina Lori Matloff Goler Vice President of People di Facebook con un post sulla sua bacheca. Anche lei, come altre personalità importanti dell'azienda di Manlo Park, ha infatti affidato al social network il compito di rendere ufficiale questa decisione.

Senza distinzioni di genere
Facebook era già un esempio con la prima versione della policy sui congedi, la più flessibile negli Stati Uniti e l'unica a prevedere lo stesso periodo per mamme e papà. Dopo l'annuncio di Zuckerberg, infatti, anche altri colossi della Silicon Valley come Netflix, Google e Microsoft, hanno annunciato una maggiore apertura nei confronti delle famiglie con figli. Un cambiamento importante nella policy aziendale volto a esportare un modello che sostiene e riconosce tutte le famiglie, permettendo a chi ha appena avuto o ha appena adottato un bambino di essere partecipe alla vita famigliare. Estendere questa possibilità ai padri e alle madri delle coppie omogenitoriali significa dar loro la possibilità di essere maggiormente riconosciute nel mondo, soprattutto nei Paesi in cui il congedo parentale è previsto solo per le donne e solo per le famiglie eterogenitoriali.