19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Chic & cheap

Il ghiacciolo torna di gran moda sulle spiagge italiane

Dissetante, pratico, poco costoso e ipocalorico, il ghiacciolo, con i suoi tanti sapori e colori è tornato ad essere il re delle spiagge

ON THE BEACH - Una soluzione di acqua, zucchero e succo di frutta ghiacciati intorno ad un ecologico stecco di legno avvolto in un leggero involucro di carta, possibilmente riciclabile. Ecco il ghiacciolo del ventunesimo secolo, per nulla diverso da quello che fu casualmente inventato a Oakland dal giovanissimo Frank Epperson, che nella stagione più fredda e non la più calda, dimenticò la sua bevanda preferita sul davanzale della finestra di casa, dove anche il bastoncino che usava per miscelare la sua bibita rimase a passare la gelida notte all'aperto, ovviamente ghiacciandosi e rimanendo imprigionato nel liquido ormai diventato ghiaccio. Così nacque ufficialmente il ghiacciolo.

POPSICLE -  Questo il nome che il giovane inventore dedicò alla sua curiosa invenzione, ma solo dopo aver liberato il blocco di ghiaccio dal vetro, facendovi scorrere intorno dell'acqua calda. A quel punto, impugnando il bastoncino, Frank si gustò la sua bevanda preferita trasformata dallo stato liquido a quello solido.

IN ITALIA - Come tante altre diavolerie americane, anche il Popsicle giunse in Italia nel tardo secondo dopoguerra, ma arrivò al successo popolare solo negli anni '60, gli anni del boom economico, della motorizzazione di massa e delle vacanze per tutti al mare. In effetti in spiaggia il ghiacciolo è perfetto; se ne accorsero i primi industriali italiani, che siglarono con l'acronimo dei loro cognomi (COF) le prime confezioni di ghiaccioli distribuiti lungo le spiagge della riviera romagnola.

GUSTI E COLORI - In quel periodo non si andava molto per il sottile in fatto di coloranti e di «aromi naturali», e così il ghiacciolo prese tinte, sapori e colori a volte coerenti ed altre volte sorprendenti, perché il gusto al limone non era bianco o trasparente come in natura, ma bensì del colore della buccia del limone; perché quello verde era stato associato alla freschezza della menta e quello azzurro si appropriò del gusto dell'anice. Poi ci si spinse oltre, con il rosso fragola ( o ciliegia ) l'arancio e persino il marrone, perfettamente uguale alla tinta della Coca Cola, altra icona alimentare americana.

DI OGNI FORMA - Per personalizzare la propria produzione e alzare il valore aggiunto del proprio ghiacciolo, molte aziende presero ad inventare degli stampi che dessero una chiara impronta riconoscibile ai propri prodotti, alcuni dei quali identificabili solo guardandoli. Forme, colori, dimensioni si sovrapposero in una corsa che dura da più di mezzo secolo, per poi tornare al formato classico, quello che ora è tornato di moda, sempre fresco, dissetante, ecologico, privo dei grassi e delle calorie delle creme gelate e molto economico.