28 aprile 2024
Aggiornato 16:30
RomaFictionFest 2014

Freccero: «Meglio il prodotto che il red carpet»

«Sarà un festival di cinema e politica»: così il direttore artistico Carlo Freccero ha definito l'ottava edizione del RomaFictionFest, che si terrà dal 13 al 19 settembre all'Auditorium Parco della musica. Sei le fiction italiane in anteprima, fra cui quella su Ambrosoli.

ROMA - «Sarà un festival di cinema e politica»: così il direttore artistico Carlo Freccero ha definito l'ottava edizione del RomaFictionFest, che si terrà dal 13 al 19 settembre all'Auditorium Parco della musica, presenterà quarantatre anteprime internazionali e sei italiane, e rappresenterà ventuno Paesi, con un focus speciale sulla Turchia. Le più attese sono ovviamente le grandi serie americane, da «House of cards», con i primi due episodi della seconda stagione, all'anteprima di «True detective» o quella di «Fargo», ispirata al capolavoro dei fratelli Coen.

MEGLIO IL PRODOTTO CHE IL RED CARPET - «Abbiamo lavorato con due idee di fondo: l'audience e l'autorevolezza» ha spiegato Freccero, sottolineando che lo slogan quest'anno sarà: «RomaFictionFest, fingiamo che sia fiction». «Mentre c'è la crisi del talk politico, dove tutto diventa indistinto, la fiction racconta la realtà. - ha detto il neodirettore - Oggi le fiction italiane, europee e americane rappresentano una critica spietata al nostro sistema. Io vorrei che questo fosse un festival polemico, che apre delle discussioni». A causa delle riduzioni di budget (un milionesettecentomila euro, contro i sette del 2011) Freccero ha confessato di aver dovuto rinunciare alla presenza delle grandi star, anche se non mancheranno protagonisti come Gale Ann Hurd, producer di «The walking dead», o Allison Tolman, attrice di «Fargo», o incontri con i protagonisti del settore: «Meglio il prodotto che il red carpet» ha affermato Freccero.

ARGENTERO PADRINO DELLA MANIFESTAZIONE - Tra le fiction italiane in anteprima spiccano quella di Rai1 su Giorgio Ambrosoli con Pierfrancesco Favino, «Sfida al cielo - La narcotici» di Michele Soavi, «Ragion di stato» di Marco Pontecorvo, con Luca Argentero, che è anche il padrino della manifestazione. «Avrei voluto la fiction sulla Fallaci ma non era pronta. Se le fiction italiane sembrano poche è solo perché non presentiamo delle 'riprese', ma solo cose nuove» ha concluso Freccero.