28 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Roma Fiction Fest 2015

Roma Fiction Fest: Simona Tabasco è la testimonial

Una rassegna «colta e pop»; così sarà la nona edizione del RomaFictionFest. Tanti i temi di attualità trattati nelle fiction in gara Kasia Smutniak è protagonista della serie italiana in lizza per il concorso

ROMA - Sarà un festival «colto e pop» il RomaFictionFest, e farà attenzione a temi di attualità come corruzione, disoccupazione, ribellione ed una forte presenza femminile, ospiti come i premi Oscar Paul Haggis e Jason Reitman e un omaggio a «Sandokan» e al suo regista Sergio Sollima: così Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma, ha illustrato la nona edizione del festival dedicato all'audiovisivo per la tv. Valuterà le fiction una giuria guidata da Little Steven, chitarrista della E Street Band e attore dei Soprano e di Lilyhammer, di cui sarà mostrato l'episodio in cui compare Bruce Springsteen; insieme a registi come Jason Reitman e Paul Haggis il musicista sarà anche protagonista di una masterclass. In controtendenza con la Festa del Cinema, che ha abolito concorso, giurie e madrine, il festival del piccolo schermo ha scelto poi di farsi rappresentare da Simona Tabasco, attrice rivelazione nel ruolo di Nunzia in È arrivata la felicità

le fiction italiane
Il political crime «Lea», diretto da Marco Tullio Giordana, sulle drammatiche vicende della vittima della 'ndrangheta Lea Garofalo, aprirà il festival. Una donna è anche protagonista dell'unica fiction italiana che partecipa al concorso internazionale: Kasia Smutniak è l'interprete di «Limbo» di Lucio Pellegrini, tratto dal libro di Melania Mazzucco, che racconta la storia di una soldatessa che torna dall'Afghanistan.

Le serie in concorso
Tra le dodici serie tv del concorso internazionale ci sono «Mr. Robot», su un attivista hacker, che ha ricevuto l'endorsement di Edward Snowden, «The man in the high castle» di Frank Spotnitz, tratto da Philip Dick, che immagina cosa sarebbe successo se Hitler avesse invaso gli Usa; «Occupied», tratto da Jo Nesbo, che immagina un futuro in cui i russi invadono la Norvegia, gli inglesi «Glue» e «Capital», il tedesco «Deutschland 83» spy-thriller ambientato tra le due Germanie. La giuria che decreterà il vincitore sarà guidata da Steve Van Zandt.

I fuori concorso
Tra i nove titoli fuori concorso l'italiano «Il sistema», su una banda di criminali con radici nell'estrema destra che detta legge a Roma, il francese «Call my agent!» sul mondo degli agenti di talent, diretto da Cédric Klapisch, l'inglese «The last Panthers», di Johan Renck, che ha diretto alcuni episodi di «Breaking Bad» e «The walking dead». Le sezioni «Tv on stage» che porta il teatro in tv, dove spicca «Le tre sorelle» di Cechov diretto da Valeria Bruni Tedeschi, «Period drama», con le serie in costume, «Kids & teen» e «Young adult special» concludono il programma del festival.