22 marzo 2023
Aggiornato 17:00
Serie TV

Osvart da brividi, star in «Buio» poi l'horror «Aftershock»

Arriva stasera in tv come protagonista di «Buio» su Premium Cinema, film in quattro episodi, ognuno interpretato da un volto femminile diverso, che hanno la «paura» come comun denominatore. Oltre a lei, ci sono Margareth Madè, Kasia Smutniak e Valentina Cervi, tutte in versione noir tra colpi di scena e suspance, dirette da Nicolaj Pennestri

ROMA - Dalle serie televisive «made in Italy» al cinema internazionale, con una carriera ultimamente orientata verso il thriller e il «dark». Andrea Osvart, attrice ungherese, italiana «d'adozione», laurea in letteratura italiana e tanti lavori da noi per il grande e il piccolo schermo, arriva stasera in tv come protagonista di «Buio» su Premium Cinema, film in quattro episodi, ognuno interpretato da un volto femminile diverso, che hanno la «paura» come comun denominatore. Oltre a lei, ci sono Margareth Madè, Kasia Smutniak e Valentina Cervi, tutte in versione noir tra colpi di scena e suspance, dirette da Nicolaj Pennestri.

«Nella mia storia sono un'attrice schizofrenica che si immagina delle cose - ha raccontato la Osvart - sono una donna vittima di se stessa che entra in paranoia. E' stato strano lavorare da sola senza altri attori, confrontandomi solo con le immagini della mia mente». Anche al cinema la vedremo presto in un horror-thriller, «Aftershock» di Nicolas Lopez, in uscita negli Stati Uniti il 10 maggio, con il maestro del genere Eli Roth, che lo ha anche co-sceneggiato e co-prodotto. Una pellicola catastrofica ispirata al terremoto in Cile del 2010 «ma con molti altri eventi disastrosi che accadono» ha detto la protagonista, confessando che girarlo non è stato semplice: «Girare quelle sequenze tutte al buio mi ha sconvolta, i cadaveri, il sangue dappertutto, le urla». Una passione per il genere dark-horror o semplicemente un caso, il fatto che ultimamente venga scelta per questi ruoli, dopo aver fatto anche la serie tv «6 passi nel giallo»? «Effettivamente è vero, ma non saprei - ha risposto Andrea Osvart - forse sono brava a urlare».

Nei prossimi giorni inizierà anche a girare il nuovo film di Roberto Faenza, «Anita B.» ispirato al libro «Quanta stella c'è nel cielo» di Edith Bruck, che racconta la storia di una 16enne in fuga da un orfanotrofio ungherese. «Le riprese sono già iniziate, adesso tocca a me. Gireremo a Bolzano protagonisti sono due ragazzi di sedici anni, io ho un ruolo secondario, ma il film mi impegnerà parecchio. Sono felice adesso perché con tanta fatica sono riuscita a orientare la mia carriera verso il cinema, ed è quello che mi piace di più».