15 settembre 2025
Aggiornato 16:30
Sanremo 2013

Sindaci terremotati, esclusione canzone «Emilia, vita mia» ferita alla regione

Orchestra Bagutti dedica brano al sisma, selezionatori la cassano. Amarezza dei primi cittadini

SAN REMO - «Un’occasione mancata»: così le prime cittadine di due dei comuni terremotati definiscono, in coro unanime, l’esclusione dal prossimo Festival di San Remo della canzone «Emilia, vita mia» dall’Orchestra Bagutti, dedicata alle vittime del terremoto e «bocciata» dai selezionatori del comitato artistico della kermesse.

Viene infatti da Luisa Turci, sindaco di Novi di Modena, e Vanna Scaltriti, sindaco di Rolo, un accorato appello a non dimenticare la tragedia del terremoto che ha colpito l’Emilia, una richiesta che passa, inevitabilmente, dalla delusione per la mancata presenza del brano dell’Orchestra Bagutti sul prestigioso palco dell’Ariston.

«San Remo è l’evento nazionalpopolare per eccellenza, e far concorrere un brano sull’Emilia poteva essere l’opportunità per ricordare che qui la situazione è ancora grave» – commenta severa Luisa Turci, amministratrice del comune di Novi di Modena – «Essere aiutati quando ce n’è bisogno è un diritto, non un’elemosina: i nostri cittadini meritano di essere tenuti in debita considerazione, di non essere dimenticati e di essere aiutati». E, alle considerazioni di Luisa Turci, fanno eco quelle di Vanna Scaltriti, primo cittadino di Rolo, 4.100 abitanti di cui 100 ancora senza un tetto, nonostante l’instancabile attività di ricostruzione partita immediatamente dopo il sisma: «Non entro nel merito di giudizi tecnici, ma sono molto dispiaciuta per l’esclusione di questa canzone dal Festival. È un pezzo che racconta la reazione della gente emiliana, la tenacia, la voglia di darsi da fare per ripartire» – spiega orgogliosa il sindaco Scaltriti – «Mi auguro che l’organizzazione del Festival trovi un altro modo per ricordare il terremoto e tenere accessi i riflettori sul problema, e sono sicura che la canzone dell’Orchestra Bagutti, cui sono molto grata, troverà altrove i dovuti riconoscimenti per il suo valore».

In effetti, raccontano i due sindaci, la situazione d’emergenza, tanto nei loro comuni quanto in quelli limitrofi, è tutt’altro che superata, nonostante lo sforzo sinergico operato da comune, regione e commissari. A Novi di Modena il 45% delle case è stato danneggiato dalle scosse, mentre a Rolo la scuola primaria, la chiesa e il teatro sono ancora inagibili, e hanno costretto i bambini ad iniziare l’anno scolastico in un prefabbricato ed il parroco a celebrare la Messa in casa propria. Il vero allarme, però, riguarda le attività produttive, e, precisano i sindaci, coinvolge tutto il Paese e non solo la zona del «cratere» sismico: «Qui viene prodotto il 2% del PIL. Se noi ci fermiamo non è solo un problema nostro, è un problema nazionale» – puntualizzano coralmente i due sindaci, uniti proprio perché «accomunati dal vedere le stesse cose»«Il dramma del terremoto si è aggiunto a una crisi economica generalizzata, e le imprese hanno bisogno di risorse per ricominciare e adeguare le strutture alle norme anti-sismiche. Ricostruire, riprendere a lavorare, far ripartire gli aspetti economici è un bene per l’Italia, non è solo un bene per l’Emilia».

Disappunto, quindi, per l’esclusione di un brano che poteva davvero suscitare una nuova ondata di solidarietà e sensibilità verso una parte del Paese in difficoltà, e che proprio per questo è stato simbolicamente donato dal maestro Franco Bagutti e dalla sua Orchestra al completo a tutti i Comuni devastati dal sisma. D’altra parte, conclude il sindaco Turci, «il potere della musica è quello di tenere insieme le persone parlando tutte le lingue, di unire in modo spontaneo, attraverso l’ascolto, senza bisogno di traduttori o mediatori linguistici. Di essere al di sopra di tutto e di tutti». E, forse, anche al di sopra di discriminazioni elitarie e giudizi affrettati.