12 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Cinema | Festival di Roma

L'«impronta» di Marco Muller sul Roma Film Festival 2012

L'obiettivo di Muller sembra quello di trasformare il festival man mano in una manifestazione permanente, e lo stesso direttore artistico ha affermato che questo è «in embrione il festival del futuro», aggiungendo: «Abbiamo ideato in poco tempo 3 linee di concorso, fatto un lavoro enorme, visionato 1500 film, e ospiteremo alcuni fra gli autori più importanti del mondo: cosa potevamo fare di più?»

ROMA - Il primo Festival Internazionale del Film di Roma diretto da Marco Muller avrà diverse anime, con molto cinema italiano (3 film in concorso e una sezione totalmente dedicata, «Prospettive Italia»), molte opere prime e seconde, cinema di genere, ospiti popolari come Quentin Tarantino o Sylvester Stallone, ma anche grande attenzione alle nuove correnti nella sezione CinemaXXI. La settima edizione, che si terrà dal 9 al 17 novembre, sarà all'insegna di un «sincretismo ragionato», per usare le parole dello stesso Muller, che alla presentazione del festival ha sottolineato: «In soli 4 mesi e mezzo abbiamo fatto cambiamenti sostanziali nel programma e sviluppato tutti i presupposti per una programmazione ideale futura».

GLI STUDIOS DECIDONO PRIMA LE USCITE - Il nuovo direttore artistico ha respinto le accuse di un programma del Festival al di sotto delle aspettative: «Nonostante siamo partiti in ritardo abbiamo intavolato un dialogo concreto con i grandi studios e siamo riusciti ad avere film come 'Bullet to the head' di Walter Hill con Stallone e il film d'animazione in 3D della Dreamworks 'Rise of the Guardians'. Gli studios decidono mesi prima le uscite, più non potevamo fare: la cosa interessante sarà riaprire il discorso a dicembre per il prossimo anno» ha affermato.

NESSUNA ETICHETTA POLITICA AL COLLO - L'obiettivo di Muller sembra quello di trasformare il festival man mano in una manifestazione permanente, e lo stesso direttore artistico ha affermato che questo è «in embrione il festival del futuro», aggiungendo: «Abbiamo ideato in poco tempo 3 linee di concorso, fatto un lavoro enorme, visionato 1500 film, e ospiteremo alcuni fra gli autori più importanti del mondo: cosa potevamo fare di più?». Muller non è voluto tornare sulle polemiche che hanno segnato la sua nomina, sostenuta con forza dal sindaco Alemanno e dall'ex Presidente della Regione Polverini: «Credete davvero che io sia stato chiamato qui per un'etichetta politica appesa al collo? Le domande le farete agli amministratori dopo il festival, se crederanno ancora a questo progetto. Fino ad allora lavoreremo con lo stesso impegno che abbiamo usato finora» ha detto.

NEW CINEMA NETWORK - La settima edizione del festival è promossa da Fondazione Musica per Roma Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma Regione Lazio e Provincia di Roma e il main sponsor è anche quest'anno BNL - Gruppo BNP Paribas.
Paolo Ferrari, nuovo Presidente della Fondazione Cinema per Roma che organizza il festival, ha reso noto che la manifestazione quest'anno costerà 12 milioni di euro, di cui 4 messi a disposizione dai soci fondatori e i rimanenti dagli sponsor.
Lamberto Mancini, direttore generale della Fondazione ha sottolineato: «Questo festival è la somma di una rassegna cinematografica, un mercato internazionale, che sta acquistando sempre più importanza, e il 'new cinema network', che coinvolge il mercato internazionale su progetti e coproduzioni. A questo punto c'è lo spazio e la necessità di una manifestazione per tutto l'anno: questi 10 giorni del festival saranno un'occasione per un'esposizione mondiale di Roma e serviranno anche ad agganciare il cinema internazionale».