24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Intervista al magazine «A»

Chiambretti: Fazio è «raccomandato»

L'attacco al conduttore: L'hanno definito il re del nulla. Il suo successo è di relazioni, non di talento acquisito. La radio è la faccia buona della tv. Servono meno soldi, non c'è trucco, parrucco, l'ospite che non si trova. Con due telefonate fai il programma

MILANO - Fabio Fazio ufficialmente al timone del prossimo Festival di Sanremo e promosso in prima serata dai palinsesti della Rai. Eppure, Piero Chiambretti non sembra d'accordo. «L'hanno definito il re del nulla - dichiara il conduttore in un'intervista al magazine A -. Il suo successo è di relazioni, non di talento acquisito».

Fazio è un caso unico - «Dovrebbe essere studiato dai sociologi negli anni a venire - affonda ancora Chiambretti -. Fazio è un caso più unico che Fazio. Lo dice uno che non ha mai avuto una tessera di partito, non ha una famiglia importante, non frequenta salotti e non conosce sottosegretari. Ce l'ho fatta con fortuna e talento. Ma per uno che ce la fa, migliaia stanno a casa».

La radio è la faccia buona della tv - Chiambretti, che al momento conduce ogni giorno su Radio 2 il programma «Chiambrettopoli» sugli Europei 2012, sostiene anche che la radio sia meglio della tv: «La radio è la faccia buona della tv - dice -. Non c'è il patema delle 10.05 del mattino quando arrivano i dati d'ascolto. Servono meno soldi, non c'è trucco, parrucco, l'ospite che non si trova. Con due telefonate fai il programma».

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