Leone d'oro alla carriera a Francesco Rosi
Premio il 31 agosto con la proiezione de «Il caso Mattei» restaurato dalla Film Foundation di Martin Scorsese, con il sostegno di Gucci. Le congratulazioni del Ministro Ornaghi
ROMA - Sarà assegnato a Francesco Rosi il Leone d'oro alla carriera della 69esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia che si terrà dal 29 agosto all'8 settembre. Il regista e sceneggiatore italiano che il prossimo 15 novembre compirà 90 anni riceverà il riconoscimento venerdì 31 agosto, in occasione della proiezione della copia restaurata del suo capolavoro «Il caso Mattei» (1972), realizzata dalla Film Foundation di Martin Scorsese, con il sostegno di Gucci.
Barbera: La sua opera ha influenzato generazioni di cineasti - La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. Francesco Rosi può essere considerato autore simbolo e innovatore del cinema italiano di impegno civile, con film quali «Le mani sulla città», Leone d'oro nel 1963, «Il caso Mattei», Palma d'oro a Cannes nel 1972, e «Salvatore Giuliano», Orso d'argento a Berlino nel 1961. «Sono onorato e molto felice di ricevere questo riconoscimento estremamente prestigioso - ha dichiarato Rosi - che è stato attribuito in precedenza a tanti grandi autori che amo e ammiro».
«Con una lunga benché non troppo prolifica carriera, Rosi ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema italiano del dopoguerra - ha detto il direttore della Mostra Alberto Barbera - la sua opera ha influenzato generazioni di cineasti in tutto il mondo per il metodo, lo stile, il rigore morale e la capacità di fare spettacolo su temi sociali di stringente attualità. Ragione per la quale è stato ripetutamente accostato al Neorealismo dell'immediato dopoguerra e indicato come il padre nobile di quel filone di cinema impegnato che segnò in particolare gli anni Sessanta e Settanta della nostra produzione nazionale».
Ornaghi: Congratulazioni a Rosi per il Leone d'oro - «Mi unisco alle felicitazioni per il prestigioso premio del Leone d'oro alla carriera conseguito dal Maestro Francesco Rosi a coronamento di una vita dedicata al cinema e costellata da importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali, primo tra i quali proprio il premio speciale della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia del 1958». Così in una nota il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, dopo l'attribuzione a Francesco Rosi del Leone d'oro alla carriera nella 69° Mostra Internazionale d'Arte cinematografica di Venezia.
Il cinema di Rosi, prosegue Ornaghi, «coniuga sapientemente impegno sociale e rigore documentario con una appassionata abilità narrativa. Attraverso la sua filmografia, infatti, si possono mirabilmente ripercorrere alcuni dei momenti più significativi che hanno segnato la storia del nostro Paese, soprattutto a partire dagli anni '60. La sua articolata produzione - conclude il ministro - ha rappresentato uno dei momenti più creativi di quella felice stagione del cinema italiano, e ancora oggi ne conserva intatta la qualità e lo spessore culturale.
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