28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
I funerali di Lucio Dalla a San Petronio

Dalla, in 30mila alla camera ardente

Il feretro portato in corteo dal compagno Marco Alemanno e da Ron

BOLOGNA - Lo hanno incoronato Re, lo hanno paragonato a una delle Due Torri, per l'ultimo saluto gli hanno aperto il cortile d'onore del palazzo comunale e la basilica di San Petronio. C'è chi lo considera l'ambasciatore della musica italiana all'estero e chi, per un giorno, lo promuove a capitano della squadra di basket e di calcio. Per tutti i bolognesi l'infarto di giovedì scorso non ha colpito soltanto Lucio Dalla, ma un pezzo di cuore di tutta la città. Per questo la città si è mossa al completo in segno di riconoscenza. Accanto al feretro del cantautore sono sfilate, nella prima giornata, secondo stime non ufficiali - oltre 30mila persone. I funerali oggi alle 14,30 poi la tumulazione nel cimitero comunale accanto alla tomba della mamma.

Il feretro di Lucio Dalla è stato portato in corteo dal compagno Marco Alemanno, da Ron e dai suoi collaboratori. Nel cortile di Palazzo D'Accursio è stato collocato su un piccolo palchetto, con un fondale nero sul quale è stato appeso un quadro dell'Ultima Cena, un'opera del giovane fotografo Stefano Cantaroni; sulla bara una sigaretta (una «paglia» come avrebbe detto lui), un cornetto rosso portafortuna e una rosa. A fine giornata ieri si contavano decine di mazzi di fiori, bigliettini, la maglia ufficiale della Virtus con dedica «Grazie Lucio per averci regalato la tua musica e la tua passione». Per tutta la giornata si sono ripetute dieci delle sue più famose canzoni, da «Cara» a «Caruso».

Anche la Curia ha ceduto alla popolarità del Lupo: i funerali saranno nella Basilica di San Petronio, che fu aperta soltanto per le esequie di don Dossetti: canterà il coro di San Domenico, il compagno di Lucio leggerà alla fine della messa le parole della canzone «Le rondini»; non sarà presente il cardinale Caffarra, ma celebrerà il vicario Giovanni Silvagni.