Paul McCartney: il mio telefono violato da un hacker
L'ex Beatles chiede un inasprimento della legge in merito alle intercettazioni telefoniche: «E' una violazione orrenda della privacy. Ora ho imparato e non raccontare mai niente di personale se sono al telefono»
LONDRA - Paul McCartney denuncia di essere stato vittima di intercettazioni telefoniche. Secondo il cantante britannico, i messaggi e le chiamate provenienti dal suo cellulare sarebbero state spiate a lungo, allo scopo di raccogliere informazioni da rivendere ai giornali, in particolare ai tempi del divorzio dalla sua seconda moglie, Heather Mills, avvenuto nel 2008.
«Mentre mi stavo separando da Heather - ha dichiarato McCartney al Times - avevo il sospetto che qualcuno mi stesse spiando per varie ragioni. Quindi ero solito dire al telefono Se stai prendendo appunti, svegliati. Era terribile non poter parlare liberamente quando facevo una telefonata privata».
L'ex Beatles chiede un inasprimento della legge in merito alle intercettazioni telefoniche: «E' una violazione orrenda della privacy - continua McCartney. - Ora ho imparato e non raccontare mai niente di personale se sono al telefono. Bisogna adattarsi alle circostanze del mondo che ci circonda, ma è indispensabile che venga creata una legge a tutela della privacy di tutti».
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