27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Festival di Roma

La commedia sull'invenzione del vibratore conquista il Festival di Roma

Applausi e risate per il film in concorso «Hysteria», la commedia ambientata nel 1880 che racconta l'invenzione del primo vibratore elettromeccanico, per curare, appunto, l'isteria femminile

ROMA - L'invenzione del vibratore irrompe al Festival di Roma: applausi e risate per il film in concorso Hysteria, la commedia ambientata nel 1880 che racconta l'invenzione da parte del dottor Mortimer Granville (Hugh Dancy) del primo vibratore elettromeccanico, per curare, appunto, l'isteria femminile. Nell'austera Inghilterra vittoriana Granville curava le sue pazienti procurando loro un orgasmo attraverso un massaggio manuale, poi ebbe l'idea vincente: «Questo non è un manifesto per il vibratore, ma un film divertente, che esorta a non prendersi mai troppo sul serio, e soprattutto è una commedia romantica» ha spiegato la regista Tanya Waxler. L'attrice Maggie Gyllenhall, che nel film interpreta Charlotte, paladina dei diritti delle donne, sottoscrive: «In Usa e in Canada il film ha creato un certo imbarazzo, forse qui da voi sarà diverso, ma a volte siamo molto più vittoriani di quanto ammettiamo» ha affermato.

Abbiamo fatto un film sulla libertà - La commedia, che racconta soprattutto la storia d'amore tra Charlotte e il dottor Granville, tocca con tono lieve anche temi come la condizione femminile di fine '800 e gli ostacoli che incontravano i progressi scientifici e medici in quel periodo in Inghilterra. «Si parla anche con molto divertimento della presa di potere delle donne: molti film sulle donne che si fanno oggi sono poco interessanti, mentre qui ci si può identificare. Abbiamo fatto in fondo un film sulla libertà, condito con un certo umorismo» ha affermato la regista.

Forse anche la Regina Vittoria venne «sedotta» da quello strano oggetto - Regista e sceneggiatore hanno assicurato che negli Usa il vibratore venne pubblicizzato su molti cataloghi e riviste femminili sin dal 1920 e che oggi è venduto ovunque tranne che in Alabama. Nel film lasciano addirittura intendere che anche la severissima regina Vittoria sia stata sedotta da quello strano oggetto, e Rupert Everett, che nel film interpreta l'inventore progressista Edmund St. John-Smythe, non smentisce: «Non dovete pensare che la regina non fosse sveglia: prendeva certi analgesici per cui oggi la chiuderebbero in una clinica di disintossicazione, e poi aveva un rapporto molto intenso con il marito, che era superdotato. Allora a Londra c'erano molti quartieri legati al piacere: sotto quell'aspetto di rigidità e frigidità c'era anche molto divertimento, vi assicuro» ha affermato.