Alla Lega non piace film di Patierno
In «Cose dell'altro mondo» Abatantuono editore veneto anti-immigrati
ROMA - Non ha fatto sorridere il Veneto come Signore e signori, Cose dell'altro mondo di Francesco Patierno, film atteso alla 68esima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo. Tanto che Massimo Bitonci, deputato padovano del Carroccio, ha presentato un'interrogazione parlamentare. Del resto, che il film avrebbe fatto discutere non c'era dubbio, visto che sin dall'inizio le riprese a Treviso erano state negate dal sindaco, Gian Paolo Gobbo. La pellicola, infatti, è stata girata tra Bassano del Grappa e dintorni.
La storia ricalca il profilo del piccolo imprenditore veneto, un editore televisivo interpretato da Diego Abatantuono che gli immigrati li vorrebbe mandare tutti via. Ma il caso lo accontenta e da quel momento in poi i bar chiudono, le aziende non vanno avanti e nella società nordestina si crea un bel corto circuito. Da quando il trailer del film è comparso sul Web, come riporta la stampa locale, si sono moltiplicati i messaggi dei veneti; alcuni si sono sentiti offesi, dal ritratto che Abatantuono trasmette del Veneto, soprattutto nel linguaggio razzista. Risultato una bella pubblicità per Patierno e Abatantuono e per la Mostra del Cinema.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia concorda: «Bitonci ha fatto bene a presentare un'interrogazione perché solleva un problema del fatto che comunque bisogna finire di inondare i veneti e la gente del nord di infamia e soprattutto con polemiche che vogliono sempre dipingerci come zulù, con tutto il rispetto per gli zulù, ma è ora di finirla. Visto e considerato che poi siamo sempre noi a pagare il conto di famiglia e le bollette a fine mese».
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