La famiglia Winehouse incontra il governo per creare un Rehab
Mentre attende di conoscere le cause della morte della cantante
LONDRA - La famiglia di Amy Winehouse creerà un centro di riabilitazione per tossicodipendenti a nome della cantante di 'Black to Black'. Il padre, Mitch Winehouse, incontrerà oggi alcuni funzionari del governo britannico per ottenere il sostegno delle autorità al progetto.
Stando a quanto riferisce oggi il Times, Mitch Winehouse discuterà di politiche a sostegno dei tossicodipendenti con il Sottosegretario per la criminalità, James Brokenshire, e con il Presidente della Commissione degli Affari interni, Keith Vaz, insieme ai manager della figlia, Raye Cosbert e Trenton Harrison-Lewis.
Nei giorni successivi alla morte di Amy Winehouse, il padre aveva rivelato la sua intenzione di creare una Fondazione per aiutare quanti lottano contro l'abuso di sostanze e non possono permettersi cure private. I tagli alle spese decisi dal governo britannico hanno infatti costretto alla chiusura diversi centri di riabilitazione e lo stesso Mitch Winehouse ha denunciato come spesso i tossicodipendenti siano costretti ad aspettare anche due anni prima di poter accedere a un trattamento di cure mediche presso il Servizio sanitario nazionale.
Negli ultimi tre anni Winehouse era stata più volte ricoverata in un «Rehab» per combattere i suoi eccessi; la cantante è stata trovata morta nella sua casa di Londra il 23 luglio scorso. La famiglia sta aspettando l'esito dei test tossicologici per conoscere la causa del decesso. L'esame autoptico infatti non è stato sufficiente per capire cosa sia successo alla cantante dai capelli a nido d'api.
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