19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Televisione | La7

Mentana a Santoro: La libertà è una sola, credo ancora a intesa

Il direttore del Tg La7 scrive una lettera aperta al Corriere della Sera: «Io il primo a denunciare rischi politici»

ROMA - «Caro Michele, sbagli: la libertà è una sola». Il direttore del Tg de La7 Enrico Mentana ha risposto con una lettera aperta al Corriere della sera, ha risposto alle critiche di Michele Santoro convinto che la disponibilità di Mentana di offrire la copertura della sua testata al trasferimento sulla tv di Telecom di AnnoZero, al di là delle migliori intenzioni dettate dal voler sbloccare l'impasse, tradisca una concezione di libertà, indipendenza e autonomia dei giornalisti e delle trasmissioni assai diversa fra loro due.
«Siamo di certo - risponde oggi Mentana a Santoro, dopo che ieri l'editore di La 7 TiMedia si è assunto in pieno la responsabilità di una interruzione unilaterale della trattativa- diversi, come tutti e due lo siamo, ad esempio, da Lerner o da qualunque altro collega. Eppure credo che la nostra libertà sia la stessa, identica a quella del cittadino che sceglie da chi e come farsi informare».

D'altra parte, ha ricordato Mentana, «ero stato il primo a suonare l'allarme sul rischio di pressioni politiche» e a «chiedere alla stessa azienda per cui lavoro un chiarimento netto sulle pressioni esercitate contro Telecom per ostacolare il tuo arrivo. L'ho fatto anche nel mio Tg. Così come mi ero offerto di assumermi la responsabilità del suo programma. La tua stessa lettera agra e la tua polemica con la ricerca della diversità confermano che certo non mi sono mosso per interessi di parrocchietta o compagnucci. L'ho fatto invece perchè speravo che l'azienda in cui lavoro io potesse diventare quella in cui anche tu saresti venuto a lavorare» così come «credevo e credo ancora che la via dell'intesa non sia del tutto preclusa per amore di libertà».
Insomma, «l'ho fatto - ha concluso Mentana - per amore di libertà, con l'idea che una rete libera possa ospitare tutte le voci di chi sa fare informazione. Non ne avrei certo tratto alcun vantaggio, se non quello di far crescere ancor di più La7: ora ci proverò lo stesso, insieme agli altri 'diversamente liberi'».