29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Piazza San Giovanni a Roma

Il Concertone aperto con Finardi e l'inno di Mameli

Fratelli d'Italia con i ritmi del sud. Piazza gremita di folla

ROMA - Si è aperto con Eugenio Finardi il Concertone a Piazza San Giovanni a Roma. Il cantautore milanese ha dato il via alla kermesse con l'inno nazionale in versione «tarantata» ma anche un po rockettara, incitando a cantare anche la piazza già gremita di gente, sotto il sole che contrariamente alle previsioni inonda oggi pomeriggio la capitale. Neri Marcoré è poi salito sul palco dicendo «Fratelli d'Italia, sorelle d'Italia benvenuti».

Prima di salire sul palco Finardi aveva rilasciato un' intervista al Messaggero rivelando qualche anticipazione sulla sua esibizione: «Sarà un Fratelli d'Italia fra rock e taranta non con le chitarre alla Hendrix. Mi piaceva l'idea di unire il brano di due genovesi come Mameli e Novaro, esponenti della borghesia del Nord, alla musica del sud, che oggi è diventata la musica che fa ballare tanti ragazzi. Ecco, mi piacerebbe far ballare anche San Giovanni. Anche perché, se ci riesco, gli organizzatori mi hanno detto che posso sforare i 12 minuti che mi hanno assegnato».

E conclude: «Punto a una medley cosi posso suonare più pezzi. Certo, ci sarà Extraterrestre, non posso non farla, e ci sarà La radio, perche me l'hanno chiesta gli organizzatori. E naturalmente l'Inno. E' una cosa po' ironica: la mia e una versione quasi da extracomunitario, visto che sono per meta americano. E da mezzo americano dico che mi dispiace che in Italia non ci sia verso la nostra Costituzione lo stesso senso sacrale. Quando sento quella americana non posso fare a meno di mettermi la mano sul petto».