«Chi» intervista il cugino-prete: accuse vergognose a Silvio
Don Andrea Livio: «Lo vogliono screditare, ma lui ama italiani e li porta nel cuore»
ROMA - Il settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, continua ad occuparsi del caso Ruby e a dare spazio a voci a favore del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Questa volta tocca al cugino prete del premier, don Andrea Livio.
«Queste vicende calunniose - dice - mi hanno profondamente ferito, amareggiato oltre che disgustato, pensando come è possibile che qualcuno possa architettare ad arte tali vergognose accuse solo per diffamare una persona buona come Silvio».
«Sono sicuro - aggiunge - che non ha fatto nulla di quello di cui si parla. Troppi personaggi lo vogliono colpire e screditare agli occhi di tutti gli italiani, che lui ama e porta nel cuore».
Il sacerdote, infine, risponde a una domanda sulle donne, che nell'inchiesta giocano un ruolo importante: «Tutte le creature del Signore sono create buone, Dio si ritrova nell'uomo e nella donna. Ma, come diceva il cardinal Schuster: Le donne sono come le api: fanno il miele, ma possono pungere!».
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