27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
A Los Angeles presenti solo i fratelli

Migliaia di fan assistono alla prima di «This is it»

Il documentario che mostra la preparazione del tour londinese che Michael Jackson non potè mai fare

LOS ANGELES - Migliaia di fan hanno assistito alla premiere simultanea - in 18 Paesi - di «This is it«, il documentario che mostra la preparazione del tour londinese che Michael Jackson non potè mai fare.

PARATA DI VIP - Come riporta il quotidiano britannico The Times, a Los Angeles erano presenti i fratelli dell'artista oltre a vip come Will Smith o Jennifer Lopez, ma non c'erano nè la madre, nè le sorelle nè i figli. Ieri era stata la volta dell'omonimo doppio album, il testamento musicale di «Jacko», salvo che in futuro - come probabile - non spuntino fuori altre registrazioni.

Il doppio cd è in realtà una raccolta dei maggiori successi con alcuni brani inediti, la maggior parte in versione demo, tra i quali la «title track», scelta dalla Sony anche come singolo. Ma al contrario di quanto creduto dalla casa discografica, la canzone non era affatto inedita, ma un pezzo scritto a quattro mani con Paul Anka e rifilato nel 1991 alla cantante Safire, con il titolo «I never heard».

Il più sorpreso è stato lo stesso crooner canadese (autore di evergreen quali «Diana» o «Put your head on my shoulder«), che ha chiesto immediatamente alla casa discografica di correggere i «credits» sul cd, che indicano Jackson come solo autore, e di pagargli i diritti. Anka e Jackson scrissero la canzone nel 1983, all'epoca di «Off the wall»: originariamente doveva finire su un album di duetti dello stesso Anka ma «Jacko» si portò via i nastri: il cantante canadese minacciò di fare causa e solo in seguito riebbe indietro i master.

«This is it» è basata invece su un demo con la sola voce e pianoforte di Jackson, ai quali è stato poi aggiunto un arrangiamento orchestrale e i cori degli altri fratelli di «Jacko»: nessuno alla Sony si è accorto che la canzone era identica a «I never heard» con alcune (seppure sostanziose) modifiche al testo. Da notare che Jackson non era affatto convinto della bontà della canzone, tanto da non includerla in nessun disco, e che nella versione di Safire - che la ebbe in omaggio da Anka - non ebbe alcun successo.

FILM - Quanto al film, diretto da Kenny Ortega, è frutto di cento ore di registrazioni ed è costato alla Sony 60 milioni di dollari: i biglietti sono andati a ruba, complice anche l'intenzione della casa discografica di mantenerlo sugli schermi solo per due settimane; un gruppo di fan su internet aveva tuttavia invitato a boicottare il documentario, che non sarebbe per nulla fedele alla realtà degli ultimi due mesi di vita di «Jacko».