24 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Festival del Cinema di Roma

RomaFestival: trionfa l'amore gay neo-nazi di «Brotherhood»

Due premi a «L'uomo che verrà», Sergio Castellitto miglior attore

ROMA - L'amore gay tra due neo-nazi trionfa alla quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La giuria presieduta da Milos Forman ha voluto premiare con il Marc'Aurelio d'oro «Brotherhood», film duro, attuale, che farà molto parlare di se', del regista danese di origini italiane Nicolo Donato.

Bilancio positivo anche per l'Italia: «L'uomo che verrà» di Giorgio Diritti, pellicola sulla strage di Marzabotto, si aggiudica il Gran Premio della Giuria e il premio del pubblico-BNL, mentre Sergio Castellitto vince come miglior interprete maschile.

Castellitto è stato premiato per il suo ruolo di padre ex-pugile che allena suo figlio sul ring in «Alza la testa» di Alessandro Angelini. Il Marc'Aurelio d'argento alla miglior attrice, come da previsioni, è andato ad Helen Mirren per la sua interpretazione della moglie di Tolstoj in «The Last Station» di Michael Hoffman. Resta a bocca asciutta «Tra le nuvole» di Jason Reitman che sperava almeno in un riconoscimento per il suo protagonista George Clooney. Il regista, infatti, aveva già vinto la prima edizione del Festival con «Juno».

Il Marc'Aurelio d'argento al miglior documentario per la sezione «L'altro Cinema-Extra» è andato infine a «Sons of cuba» di Andrew Lang, mentre nella sezione dedicata ai bambini 'Alice nella città' hanno vinto «Last ride» di Glendyn Ivin (premio assegnato dagli spettatori sotto i 12 anni) e «Winter in wartime» di Martin Koolhoven (sopra i 12 anni).

Il Festival quest'anno ha voluto rendere omaggio a Meryl Streep assegnandole il Marc'Aurelio d'oro alla carriera. Il film «Julie & Julia», divertente commedia «culinaria» di cui è protagonista, chiude ufficialmente l'edizione 2009.