Oggi l'ultimo italiano in gara: «L'uomo che verrà»
In programma anche film di Von Trotta e la trilogia «Red Riding»
ROMA - Oggi al Festival Internazionale del Film di Roma è il giorno dell'ultimo titolo italiano in gara, L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, del nuovo film della regista tedesca Margarethe von Trotta e dell'attesa trilogia Red Riding.
«L'uomo che verrà», terzo e ultimo film italiano in Concorso, con Maya Sansa, Alba Rohrwacher e Claudio Casadio, racconta la storia di una bambina e della sua famiglia costretta a misurarsi con la guerra e il rastrellamento delle SS passato alla storia come la strage di Marzabotto. In gara anche «Vision» di Margarethe von Trotta, storia vera di una religiosa esperta in medicina con il dono delle visioni. E al Festival, dopo «Viola di mare», arriva anche un altro film sull'omosessualità, il danese «Brotherhood» di Nicolo Donato. Parla di un ragazzo 22enne, affascinato dal neonazismo e innamorato di un altro uomo, che deve combattere contro i pregiudizi e l'intolleranza del gruppo di amici.
Nella sezione L'Altro Cinema-Extra verrà presentato l'atteso crime-thriller «Red Riding», trilogia ispirata ai romanzi noir di David Peace. Divisa per anni, 1974, 1980 e 1983, la storia è ambientata nello Yorkshire in un clima di paranoia, sospetto e corruzione in cui aleggia lo spettro di Jack lo Squartatore e dei suoi delitti.
In mattinata, inoltre, agli Stati Generali del Cinema si parlerà della rivoluzione digitale in sala e per 'Alice nella città', in Concorso «The Boat Race» di Bernard Bellefroid, su un ragazzo ossessionato dall'idea di vincere il campionato di canottaggio e «Winter in Wartime» di Martin Koolhoven, in corsa per la cinquina che si contenderà L'Oscar come miglior film straniero. Il film, ambientato durante la Seconda guerra mondiale, narra la perdita d'innocenza di un tredicenne.
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