Lo show della spia Clooney, tra gag, gay e Canalis
Applausi per il film di Heslov «The men who stare at goats»
VENEZIA - Risate intelligenti, romanticismo, cast stellare e molto altro in «The men who stare at goats« (letteralmente «Gli uomini che fissano le capre«) il film di Grant Heslov ha presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e molto atteso soprattutto per uno dei suoi interpreti, George Clooney.
Il film, la cui sceneggiatura è ispirata all'omonimo romanzo di Jon Ronson, ha regalato un'ora e mezza di autentico divertimento e ha consacrato il duetto Clooney-Ewan Mcgregor come coppia vincente sul grande schermo accanto agli altri due big del cast Jeff Bridges e Kevin Spacey.
Più che sul film, però, tutti i riflettori erano puntati sul divo più chiacchierato di Hollywood. George Clooney ha monopolizzato la conferenza stampa ed è stato letteralmente «preso di mira» con domande sulla sua love story con Elisabetta Canalis e sulla sua vita privata. Con una mano fasciata a causa di un piccolo incidente, George ha scherzato sulla sua «presunta» omosessualità annunciando future nozze con il regista Grant Heslov, ha cercato di glissare sulla relazione con la Canalis, non rispondendo a chi gli chiedeva se pensava di sposarla, e si è trovato di fronte una delle Iene in mutande su cui campeggiava la scritta «George choose me». «E' imbarazzante - ha detto Clooney - quando si tenta il tutto e non funziona, bella cravatta e anche abbastanza lunga. Stia lì così e torneremo a parlarci, c'è un ambulanza che sta per arrivare ».
Le gag e gli amori di George hanno oscurato un po' il film che ha raccolto comunque molti consensi al Lido. La trama originale è ispirata a una storia realmente accaduta. Un manipolo di improbabili spie psichiche cerca di salvare il mondo dalla guerra su mandato degli Usa. Clooney è una spia con poteri occulti inarrivabili come i guerrieri Jedi e McGregor, un giornalista che per una delusione d'amore si fa spedire in Iraq durante il conflitto. L'incontro con la spia che uccide le capre con la forza del pensiero gli cambierà la vita. Metteranno in atto gli insegnamenti di Jeff Bridges, stralunato veterano del Vietnam convertitosi al New Age, ma il 'cattivo' Kevin Spacey si metterà di traverso....
Dialoghi surreali e divertenti, un susseguirsi di gag e situazioni esilaranti dove la psichedelia è in bilico col New Age. Parodia della guerra all'americana e dei servizi segreti in un crescendo di idealismo eroico e pacifista che fa comprendere alla fine come l'America abbia girato pagina.
In Italia bisognerà aspettare il 4 dicembre per vedere il film al cinema, distribuito da Medusa, e già si pensa a un possibile titolo che potrebbe essere «Capre di guerra» proprio su suggerimento di Ronson.
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