20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
La crisi del Covid

Prime sospensioni a Torino per i sanitari No Vax

L'Ordine dei medici e odontoiatri ha ricevuto le comunicazioni relative agli accertamenti preliminari svolti dalle Asl cittadine su sei iscritti

Prime sospensioni a Torino per i sanitari No Vax
Prime sospensioni a Torino per i sanitari No Vax Foto: ANSA

TORINO - Prime sospensioni a Torino per i sanitari No Vax. L'Ordine dei medici e odontoiatri ha ricevuto le comunicazioni relative agli accertamenti preliminari svolti dalle Asl cittadine su sei iscritti. «L'atto - viene spiegato - determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid». Il provvedimento è valido fino al 31 dicembre.

«Il rifiuto di vaccinarsi da parte di questi colleghi - commenta il presidente dell'ordine, Guido Giustetto - va contro, oltre che alle evidenze scientifiche, a diversi principi e precetti del nostro codice deontologico, che pone il medico in posizione di garanzia nei confronti dei cittadini che a lui si rivolgono. È paradossale che proprio un medico possa diventare fonte di malattia per i suoi pazienti. Vi è il diritto di non vaccinarsi? Bene, allora questi colleghi si tolgano il camice e cambino lavoro».

Appendino: «Parte più difficile deve ancora arrivare»

«In questo periodo sono davvero molte le persone che sentono il bisogno di confrontarsi sul tema delle vaccinazioni e del green pass. Inutile dirlo, al di là di ogni polemica, l'andamento della campagna vaccinale è di vitale importanza per restare il più possibile in zona bianca e per evitare nuove limitazioni, come accadrà da domani in Sicilia, nuovamente in zona gialla. La parte più difficile della campagna vaccinale, infatti, deve ancora venire, perché se fino ad oggi si è 'gestita' la coda delle persone che volevano vaccinarsi, adesso bisogna affrontare il tema di chi, per diversi motivi, non l'ha ancora fatto».

È quanto scrive su Facebook la sindaca di Torino Chiara Appendino in un post nel quale racconta dei suoi momenti di confronto fra la gente. Fra i molti argomenti che la prima cittadina ricorda di aver affrontato con i torinesi c'è, appunto, quello delle vaccinazioni e del pass sanitario. «Ciò che mi è parso di scorgere fra le persone con cui ho parlato e che non si sono ancora vaccinate - osserva -, non è un rifiuto netto, ma un più generico senso di incertezza, di insicurezza. E ciò che io ho fatto e credo sia più corretto fare, per quanto possibile, da parte di tutti noi, è contribuire a diffondere corretta informazione».

Flash mob «No Green pass» a Torino

Un centinaio di manifestanti si sono radunati oggi nel centro di Torino per il flash mob organizzato dal movimento 'No paura day' in piazza Carlo Alberto, davanti al Museo del Risorgimento, a pochi passi dalla Biblioteca Nazionale. «Ribellatevi per i vostri figli», è l'appello lanciato dai No Green pass raccolti dietro lo striscione 'La cultura è tale solo se per tutti'. Avevano in mano un libro, «alzato in cielo in segno di lutto». I manifestanti si sono poi diretti verso il Museo Egizio.

«Con il Green pass impediscono il libero accesso alla cultura - spiegano gli organizzatori della protesta - Questa misura coercitiva impedirà ai giovani di accedere ai musei, biblioteche e luoghi di cultura in generale. Stanno rovinando l'intelletto - ha spiegato al microfono un'insegnate di scuola primaria - se la priorità fosse salvare le persone un medico che ha trovato una cura con i farmaci non lo licenzi dopo 40 anni di lavoro come è avvenuto con Giuseppe De Donno e molti altri».

Tra i titoli dei libri portati in piazza oltre ai classici 'Il nome della Rosa', 'Se questo è un uomo', 'Fahrenheit 451' anche molti testi di matematica, new age e motivazionali.