28 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Borseggiatori

Stretta contro i borseggiatori, in sei mesi reati dimezzati: ecco come agiscono i ladri

L’indagine «Mano Invisibile Bis» ha portato all’arresto di diversi professionisti del borseggio: nel mirino dei malviventi soprattutto donne, anziani e minorenni

TORINO - Continua senza sosta e con buoni risultati la lotta al fenomeno del borseggio. Negli ultimi sei mesi, gli agenti del Nucleo Progetti e Servizi Mirati della Polizia Municipale di Torino hanno effettuato ben 11 arresti, 23 denunce a piede libero e un fermo di polizia giudiziaria. L’indagine, denominata «Mano Invisibile Bis» non è altro che la continuazione dell’operazione che lo scorso giugno aveva portato all’emissione di 21 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti. Una vera e propria stretta per combattere un fenomeno sempre presente nelle grandi città.

Chi sono e come agiscono i borseggiatori
L’indagine ha permesso di studiare meglio e capire il modus operandi dei borseggiatori. Persone che in genere agiscono con destrezza, ma che non lesinano l’utilizzo della forza per perseguire i propri fini. I più colpiti? Ovviamente donne, ragazzini e anziani. Nel mirino obiettivi «leggeri»: portafogli, cellulari o porta carte. Il modus operandi è spesso molto simile. I borseggiatori agiscono sui bus, nelle pensiline affollate, nei pressi degli uffici postali o delle banche, all’uscita delle scuole e ai mercati. Spesso lo fanno in orari di punta. E’ facile che ad agire siano in più persone, ognuna con un compito differente: c’è chi esegue materialmente il borseggio, chi scherma con il proprio corpo la visuale alla vittima e ai testimoni, chi crea diversivi. Spesso vengono utilizzate borse di plastica, giubbotti con tasche tagliate o giornali per occultare la mano nel momento del borseggio. E’ molto utile quindi controllare l’ambiente circostante, per individuare queste persone e prevenire i furti.

Mano Invisibile Bis, sei mesi di indagini e risultati
Nell’operazione «Mano Invisibile Bis» ha permesso alla polizia municipale di effettuare arresti in flagranza, raccogliere precedenti, consultare banche di dati, raccogliere denunce e utilizzare le immagini di videosorveglianza dei mezzi di trasporto fornite da GTT.  Le indagini, coordinate dal P.M. sostituto Procuratore della Repubblica dott. Andrea Padalino, sulla scorta delle informative di P.G. della Polizia Municipale, hanno consentito la richiesta di emissione, da parte del Giudice delle Indagini Preliminari dott. Cristiano Trevisan, di ulteriori 5 misure cautelari in carcere, tutte eseguite nelle ultime 48 ore, stante la possibilità che gli indagati reiterino il reato e che alcuni di questi possano darsi alla fuga. I risultati del lavoro svolto in questi mesi sono evidenti: il fenomeno del borseggio ha subito una riduzione del 51% nell’ultimo semestre.