19 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Campo nomadi via Germagnano

Rivoluzione Appendino: «Campo nomadi di via Germagnano smantellato entro il 2021»

Ad annunciarlo è stata l'assessora all'Ambiente Stefania Giannuzzi. Una decisione che non sorprende: nel programma della sindaca presentato a luglio si era già parlato di chiusura dei campi

TORINO - Il campo nomadi di via Germagnano verrà smantellato entro il 2021. Illegalità, aria irrespirabile e residenti esasperati: impossibile andare avanti così. L'annuncio è arrivato ieri pomeriggio, durante la riunione congiunta della prima e sesta Commisione consiliare. A rassicurare il Comitato per l'ambiente Torino Nord è stata l'assessora all'Ambiente, Stefania Giannuzzi: «E' già stato avviato un percorso che, entro il termine della consiliatura, porterà allo smantellamento del campo di via Germagnano». Parole nette, che non lasciano spazi a dubbi.

Via Germagnano, situazione invivibile per i residenti
Nell'ultimo periodo i roghi avevano reso l'aria ancora più irrespirabile del solito. Una situazione insostenibile per i residenti, costretti a vivere barricati in casa per gli odori terribili e inquinanti. Stremati, dopo anni di battaglie senza esito, i comitati possono finalmente esultare. Si apre ora la fase 2, quella più delicata: come gestire la chiusura del campo nomadi? L'assessora ha parlato di un "patto tra istituzioni per individuare un modello operativo coordinato e lavorare insieme per trovare le risorse indispensabili a realizzare progetti che consentano di raggiungere l'obiettivo del superamento del campo nomadi». Un processo delicato, che secondo Giannuzzi dovrà essere affrontato non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e di ordine pubblico. Il progetto potrebbe quindi partire nel 2018 e avere una durata di 2-3 anni prima del completamento.

Superamento campi nomadi nel programma di Appendino
Parole che, di fatto, ribadiscono con forza quanto già professato da Chiara Appendino nel suo programma presentato a luglio, dopo la vittoria elettorale.  La neo sindaca chiede «il progressivo smantellamento dei campi nomadi», a patto che tale azione sia «affiancata da un inclusione socio economica delle popolazioni rom, sinti. La sindaca auspica impegno a favore dell’integrazione scolastica, sociale, lavorativa e abitativa». Per farlo, ma questo vale anche per i punti sopra elencati, il Comune svolgerà un ruolo di regia per favorire una maggiore sinergia con la Prefettura e con il Terzo settore che realizza progetti per le persone migranti e i cittadini stranieri. Quel che è certo dunque è che il processo sarà lungo e il percorso verso lo smantellamento del campo nomadi di via Germagnano sarà irto di ostacoli. A livello di intenti non sembrano più esserci dubbi: Torino si appresta a chiudere i campi nomadi.