I torinesi esultano, il santuario della Consolata salvato da un maxi finanziamento
La Fondazione Crt ha stanziato un milione di euro per il restauro di quella che è senza dubbio una delle basiliche più amate dai torinesi. Anche il Comune e i fedeli contribuiranno ai lavori
TORINO - Un milione di euro per «salvare» il santuario della Consolata. La maxi cifra è stata stanziata dalla Fondazione Crt lunedì scorso e servirà a restaurare quella che senza dubbio è una delle basiliche più amate dai torinesi e non. I lavori d’altra parte non possono più aspettare: a luglio fu l’arcivescovo Cesare Nosiglia in persona a parlare di restauro «non più procrastinabile». I fedeli, tramite una colletta straordinaria, sono riusciti a mettere da parte 100.000 euro, una cifra da aggiungere ai 70.000 stanziati dal Comune di Torino.
Il finanziamento della Fondazione che salva la Consolata
Il finanziamento consiste in un contributo diretto di 670.000 euro abbinato al meccanismo di «matching grant»: per ogni euro raccolto dalla campagna di foundraising avviata dal santuario stesso, la fondazione donerà il doppio fino a un massimo di 150.000 euro. Il gioiello barocco, capace di resistere a bombardamenti e assedi, oggi si trova davanti al pericolo maggiore: l'incombenza del tempo. l’edificio è tutt’ora transennato a causa dei segnali di cedimento e lo sbriciolarsi di alcune parti del muro. Il restauro servirà principalmente a recuperare le facciate del chiostro del convitto. L’intervento certifica ancora una volta la vicinanza della Fondazione alla Consolata. I torinesi potranno dunque tirare un sospiro di sollievo: il futuro del Santuario, dopo le preoccupazioni degli scorsi mesi, non è più in pericolo.