La lettera di Del Piero
Del Piero, lettera sulla tragedia di Fermo: «Integrazione, impariamo dalla Francia»
L'ex capitano della Juventus, tramite il proprio sito ufficiale, ha condiviso un pensiero sul calcio, sulla tragedia di Fermo dove è stato ucciso un rifugiato e sul concetto di integrazione
TORINO - Al termine della semifinale tra Germania e Francia, vinta dai transalpini, Alessandro Del Piero ha commentato la partita lasciandosi andare a una riflessione attuale e sociologica.
Il campione della Juventus e della Nazionale italiana ha puntato il dito contro il tristissimo episodio del rifugiato ucciso a Fermo e indicato i «cugini» della Nazionale francese come modello d’integrazione da seguire. Ecco la lettera integrale, come riportata sul suo sito:
- «La Francia è una squadra che ha accompagnato tutta la mia carriera, molti ragazzi con quella maglia sono stati avversari ma anche compagni alla Juve e amici, e proprio pensando alla Francia mi viene in mente di fare una riflessione stasera che va un po’ oltre la partita contro la Germania.
Perché siamo tutti scossi da quello che è accaduto a Fermo, credo che dovremmo esserlo tutti come italiani. Qualcosa di inqualificabile, ingiustificabile, orribile.
Io ho conosciuto un francese basco come Didier, un argentino come David, un franco algerino come Zizou e un francese nato a Guadalupa come Lilian, sono stati miei compagni, miei amici e miei avversari in Nazionale.
E proprio in Nazionale, nel '98, hanno dato una lezione a tutti di integrazione, di come si superi ogni discriminazione, vincendo insieme.
Hanno vinto dando un messaggio forte a tutta la Francia, come e' accaduto (e accade) anche con la Germania multietnica campione del mondo in Brasile.
Lo sport può e deve educare in questo senso, contro ogni discriminazione, e' un messaggio che anche Nelson Mandela ci ha insegnato.
E dobbiamo pensarci bene anche in Italia. E imparare».
Alessandro