Calci e pugni all'università, sei esponenti di Askatasuna ai domiciliari
Nell'aggressione, avvenuta a fine novembre alla palazzina Einaudi, erano rimasti feriti il consigliere Maurizio Marrone e altri due studenti appartenenti al Fuan.
TORINO - Questa mattina la Digos, su richiesta della Procura della Repubblica, ha sottoposto sei ragazzi alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il provvedimento verso i giovani, noti esponenti del centro sociale Askatasuna, è stato emesso a causa di alcuni episodi di violenza commessi dagli stessi verso il consigliere Maurizio Marrone e due ragazzi del Fuan, presso la palazzina «Einaudi».
L'aggressione all'università
Nella scorsa stagione le forze dell'ordine sono dovute intervenire più volte per stemperare la tensione tra i gruppi di studenti di opposte fazioni. L'episodio più grave risale al 25 novembre quando alcuni membri del CUA (Collettivo Autonomo Universitario vicino ad Askatasuna) hanno accerchiato e poi aggredito a calci e pugni Marrone e alcuni studenti del Fuan, cagionando loro lesioni da 6, 10 e 22 giorni di prognosi.
Sette identificati e sei arresti domiciiari
I membri del Fuan e il consigliere erano arrivati all'università per verificare le condizioni dell'aula Paolo Borsellino, precedentemente imbrattata e danneggiata dai membri del CUA che non avevano apprezzato l'idea del Rettorato di concedere lo spazio ai giovani di destra. L'attività di indagine condotta in questi mesi, ha consentito agli uomini della Digos di identificare sette persone di cui sei sottoposte agli arresti domiciliari e una a obbligo di firma. Tutti i ragazzi hanno un'età compresa tra i 23 e i 26 anni.
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