1 maggio 2024
Aggiornato 10:00
Il caso

Dopo cinquanta roghi, 48 ore di carcere: il piromane di Venaria è già libero

L'uomo era stato arrestato due notti fa, mentre stava appiccando il fuoco all'ennesimo cassonetto: «Non riuscivo a fermarmi ma sentivo il bisogno di farlo. Vi chiedo perdono».

VENARIA - Cinquanta roghi in tre mesi e un paese messo a ferro e fuoco evidentemente non bastano a finire in carcere. Il gip della procura di Ivrea ha infatti rilasciato Savino Piarulli, il piromane colto sul fatto dai carabinieri qualche notte fa, vero e proprio incubo per la città di Venaria.

Arresto convalidato, ma nessuna misura cautelare
Il Gip, pur convalidando l'arresto dell'uomo, lo ha definito «un soggetto non pericoloso»: per questo motivo nei confronti del piromane non è stata emessa alcuna misura cautelare, nonostante gli siano stati attribuiti ben 50 roghi tra metà novembre e metà febbraio.

La confessione del piromane
La scorsa sera, una volta fermato dai carabinieri, l'uomo, un cittadino italiano di 53 anni disoccupato, si era lasciato andare ad un'amara confessione: «Non riuscivo  a fermarmi ma sentivo il bisogno di farlo. Vi chiedo perdono».