Inverno senza pioggia a Torino, i primi a rimetterci sono gli allergici al polline
L’anomalia climatica che sta caratterizzando l’inverno 2015-2016 ha determinato un anticipo della fioritura di alcune specie botaniche tipiche del periodo invernale. L’Arpa ha rilevato un aumento significativo del polline nell’aria
TORINO - L’anomala siccità di questo inverno sta avendo anche ripercussioni sulla fioritura di alcune specie botaniche, in particolare del polline. A dirlo è l’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che ha rilevato in tutte le stazioni di monitoraggio presenti in Piemonte una concentrazione nell’aria di polline (delle famiglie delle Corylaceae e delle Cupressaceae/Taxaceae) superiore a quello atteso e registrato nello stesso periodo negli anni precedenti. Questo dato è una conseguenza dell’anticipo della fioritura determinato proprio dal clima, uno dei più secchi degli ultimi 60 anni.
Fioritura anticipata e concentrazione più alta del polline
Nelle diverse stazioni di monitoraggio presenti sul territorio regionale l’Arpa ha riscontrato sia un anticipo dell’emissione pollinica che una concentrazione più alta di quanto rilevato nel periodo 2011-1015. «Questo trend di allungamento del periodo di emissione pollinica comporta un‘insorgenza precoce della sintomatologia nei soggetti allergici», dice l’Arpa stessa aggiungendo che in alcune zone, come l’alessandrino, questo fattore ha già provocato un impatto sulla salute della popolazione, con l’insorgenza dei primi disturbi nei soggetti sensibili.
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