1 maggio 2024
Aggiornato 14:00
L'approfondimento

Emergenza meningite in Toscana, quanto è alto il rischio di contagio a Torino?

Abbiamo approfondito il tema della meningite che negli ultimi giorni ha costretto migliaia di toscani a vaccinarsi. Rischiamo di dover fare la stessa cosa noi in Piemonte e a Torino? A risponderci sono stati i medici del Servizio regionale di epidemiologia delle malattie infettive

TORINO - In questi giorni si parla tanto di meningite, una pericolosa malattia infettiva che in Toscana ha visto registrare ben 12  casi dall'inizio del 2016. La Regione, per arginare il problema, ha disposto una vera e propria vaccinazione intensiva. 
Vista la vicinanza geografica con il Piemonte e il caso di meningococco riscontrato ad Asti su una bambina di 9 anni, ci siamo chiesti: i cittadini torinesi sono rischio contagio? Per darvi le migliori risposte ci siamo rivolti al SEREMI, servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive. Grazie alla preziosa collaborazione della dottoressa Chiara Pasqualini, sono intervenuti nel nostro approfondimento la dottoressa Lorenza Ferrara, del SEREMI, e il dottor Franco Giovannetti, Referente vaccinazioni ASL CN2.

- C'è il rischio che, vista la distanza geografica con la Toscana, l'emergenza possa coinvolgere il Piemonte e Torino?
I casi di meningite verificatisi in Toscana dal 2015 a oggi sono stati 50, in maggioranza determinati dal meningococco di tipo C (41 casi). L’epidemia è concentrata in una particolare area della Toscana, a nord della valle dell’Arno, e nessun indizio fa ritenere probabile una diffusione in altre Regioni d’Italia.

- Cos'è la meningite? A cosa può portare?
La meningite è un’infiammazione delle membrane (le meningi) che avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia è generalmente di origine infettiva e può essere causata da virus, batteri o funghi. Le forme batteriche sono rare ma gravi, e possono avere anche conseguenze fatali. I batteri che più frequentemente causano le meningiti sono il meningococco, il pneumococco e Haemophilus influenzae (nonostante il nome, non ha nulla a che fare con l’influenza). L’epidemia attualmente in corso in Toscana è dovuta ad un tipo particolare di meningococco, il cosiddetto sierogruppo C.

- Come si trasmette il batterio?
La trasmissione avviene attraverso le goccioline nasali e faringee emesse parlando, o tramite la tosse e gli starnuti, da soggetti infetti o da portatori sani del batterio. Il periodo di incubazione è in media di 3-4 giorni. Normalmente è necessario un contatto stretto e prolungato perché abbia luogo la trasmissione del batterio.

- Quanti casi di meningite sono stati rilevati in Piemonte nel 2015? E' il caso di allarmarsi?
In Piemonte dal 2015 a oggi ci sono stati 10 casi di meningite, nessuno causato dal meningococco C; i casi sono stati causati da meningococco B (4), da meningococco W (1), da meningococco Y (1) e 4 da meningococco non tipizzato. Non è pertanto il caso di allarmarsi, la situazione qui in Piemonte è sotto controllo.

- Quali sono i soggetti più inclini a contrarre la meningite da meningococco?
Le persone che vivono e dormono in ambienti comuni, come gli studenti nei dormitori universitari o le reclute, hanno un rischio più elevato di meningite da meningococco. Altri fattori di rischio sono l’età (i bambini piccoli, gli adolescenti e i giovani adulti), la stagionalità (più frequente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera), il fumo e l’esposizione al fumo passivo e infine alcune patologie, come la presenza di altre infezioni delle prime vie respiratorie o alcune immunodeficienze.

- Come riconoscere la meningite? Quali sono i sintomi principali?
Le meningiti batteriche hanno generalmente un esordio improvviso con febbre alta, brividi, malessere, prostrazione, irrigidimento del collo, con difficoltà a flettere il capo in avanti, forte mal di testa, vomito o nausea e piccole emorragie puntiformi sulla pelle. In presenza di queste manifestazioni è necessario consultare un medico.

- Sono consigliati vaccini specifici per contrastare il batterio?
Sono oggi disponibili vaccini per la prevenzione delle infezioni da Haemophilus influenzae di tipo b (Hib), da meningococco)di tipo A, B, C, Y, W135 e da alcuni sierotipi di pneumococco, efficaci già nel primo anno di vita.

Dove possono essere fatti? Quanto costano?
In regione Piemonte, presso i Servizi Vaccinali delle ASL e secondo quanto stabilito dal Piano nazionale di Prevenzione Vaccinale tuttora in vigore, viene offerta in modo attivo e gratuito la vaccinazione contro Hib, contro lo Pneumococco e contro il Meningococco C a tutti i nuovi nati e contro il meningococco C agli adolescenti. Inoltre vi è la disponibilità dei 3 vaccini a prezzo di costo (prezzo di acquisto del vaccino+IVA+ il pagamento di una prestazione di euro 16).