Politecnico di Torino: in 10 anni raddoppiato il numero delle matricole
Un dato davvero importante quello sottolineato dal Rettore Marco Gilli questa mattina all'inaugurazione dell'anno accademico, soprattutto a fronte di un calo del 20% degli iscritti all'università. «Con lo sblocco del turnover e più aule potremmmo prenderne di più»
TORINO - «Siamo un ateneo in controtendenza. In dieci anni abbiamo raddoppiato le matricole, a fronte di un calo del 20% degli iscritti all'università». Così il rettore del Politecnico di Torino, Marco Gilli, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, alla presenza del ministro dell'Istruzione e della Ricerca Stefania Giannini, e del sindaco di Torino Piero Fassino.
Il problema è il blocco del turnover
«Saremmo nelle condizioni di accogliere più studenti, ma attualmente ne prendiamo la metà. Le ragioni sono il blocco del turnover, ma la vera necessità è avere più aule per la didattica», ha aggiunto il Rettore, sottolineando che quest'anno il Politecnico ha previsto «un consistente investimento pluriennale di circa 6 milioni l'anno, per la costituzione di un numero limitato di centri interdipartimentali, focalizzati su tematiche di interesse strategico per il Paese e per il territorio». Gilli ha inoltre sollecitato «un adeguato supporto pubblico, perché non possiamo rinunciare agli investimenti prioritari in formazione, ricerca e soprattutto capitale umano».
Fassino: Abbiamo bisogno del MIUR
"Abbiamo bisogno di un sostegno forte da parte del Miur" risponde il sindaco di Torino, Piero Fassino. «Le normative sul blocco del turnover sono inadeguate e contraddittorie rispetto agli obiettivi che ci poniamo nello sviluppo della ricerca e dell'Università. Serve un superamento».
80 nuovi ricercatori assunti ogni anno
«Nel prossimo triennio prevediamo di investire ancora nella qualità del nostro capitale umano - ha ancora annunciato Gilli -. Nel 2016, e nei due anni a seguire, saranno assunti 80 ricercatori a tempo determinato l'anno; incrementeremo le risorse destinate al personale docente di ruolo, che dovrebbe consentire di aprire ulteriori 250 posizioni, di cui un numero rilevante per Professori di II fascia; prevediamo, infine, un piano straordinario per la sviluppo del personale tecnico-amministrativo».
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