4 maggio 2024
Aggiornato 20:30
Spostarsi in città

I torinesi si scoprono amanti della camminata, diminuiscono gli spostamenti in auto in città

Un'indagine condotta dall’Agenzia metropolitana ha riscontrato come gli spostamenti in auto siano diminuiti negli ultimi anni a Torino, a discapito delle lunghe camminate. Non convincono tutti i mezzi pubblici

TORINO - L’auto resta il mezzo preferito dei torinesi, anche se negli ultimi tempi la sana camminata per spostarsi in città sta prendendo sempre più «piede». E’ quanto emerge dall’Indagine sulla mobilità delle persone e sulla qualità dei trasporti messa a punto dall’Agenzia metropolitana che ha intervistato quasi 26mila persone del capoluogo e della provincia nel 2013 per stilare un rapporto che prende in esame il periodo che va dal 2004 al 2013.

La tendenza vede comunque i torinesi lasciare sempre più l’auto a casa, anche se la diminuzione è solo di un 5% dal 2010 a oggi, numericamente circa 385mila spostamenti in meno. In aumento però non c’è l’utilizzo dei mezzi pubblici, giudicati lenti, meno confortevoli delle alternative e più vincolati a un percorso predefinito, ma ci sono le due ruote e soprattutto la camminata. A spostarsi in tram, bus e metropolitana sono soprattutto coloro che non possiedono un’autovettura o che sanno di andare in luoghi problematici per il parcheggio. L’indagine ha dimostrato invece che chi prende i mezzi pubblici non lo fa per risparmiare soldi.

La questione del costo dell’abbonamento incide nella scelta del mezzo pubblico usato dai torinesi per spostarsi? Possibile, almeno stando ai dati registrati nelle scorse settimane quando il Comune ha messo in campo il biglietto unico per spostarsi tutto il giorno su metropolitana, tram e autobus anche verso la prima cintura del capoluogo. Il successo del provvedimento antismog ha fatto sì che i mezzi pubblici abbiano avuto un incremento di passeggeri del 20%.

Abbassare dunque il prezzo del biglietto per incentivare ancora più torinesi a lasciare l’auto parcheggiata a casa la mattina? «I costi del biglietto, in particolare quello del singolo da un euro e cinquanta centesimi, sono già bassi - ci dice l’assessore Enzo Lavolta -. Difficilmente sarebbe sostenibile dal punto di vista economico una riduzione». Se non sono previsti sconti per il futuro però la Giunta comunale starebbe lavorando insieme ad altri Comuni dell’hinterland per uniformare il servizio da un punto di vista tariffario e di servizi offerti. La prossima indagine sulla mobilità dirà se la strada percorsa è quella giusta.

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