2 maggio 2024
Aggiornato 23:00
Sistema informatico Excelsior

In Piemonte previste 10.230 assunzioni nel III trimestre 2011

La provincia di Torino convoglierà quasi la metà dei nuovi assunti e il comparto dei servizi ne attrarrà il 75,1%

TORINO - Sono 10.230 le assunzioni che le aziende piemontesi dell’industria e dei servizi hanno programmato di effettuare tra luglio e settembre 2011: è quanto emerge dalle dichiarazioni di assunzione delle imprese rilevate dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, che presenta per la prima volta a cadenza trimestrale il quadro dei fabbisogni di manodopera anche a livello regionale e provinciale, con riferimento alle entrate di personale dipendente a tempo indeterminato e determinato, inclusi i contratti a carattere stagionale, mentre non sono compresi i contratti di somministrazione (interinali).
Le 10.230 assunzioni programmate dalle imprese piemontesi per il III trimestre del 2011 determinano un tasso di ingresso dell’1,1%, vale a dire 10,6 assunzioni ogni 1.000 dipendenti a inizio anno, livello al di sotto della media italiana (14), ma in linea con le regioni del nord ovest (10,9).

«Il tema dell’occupazione è sicuramente il più importane ed attuale tra quelli dell’agenda politica economica e sociale non solo del Piemonte, ma di tutto il nostro Paese. Proprio per questo motivo, il mondo dell’occupazione merita un monitoraggio approfondito e un’attenzione costante: per la prima volta, il Ministero del Lavoro e il Sistema delle Camere di commercio italiane hanno unito le proprie risorse umane e finanziarie per realizzare questa prima analisi trimestrale sui fabbisogni formativi da parte delle imprese. Conoscere i bisogni delle aziende significa, infatti, aver gli strumenti per poter realizzare efficaci politiche territoriali» commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte.

Nel dettaglio, 7.760 assunzioni, pari al 75,8% di quelle complessivamente programmate, saranno non stagionali, contro le 2.480 stagionali, e i relativi rapporti di lavoro sono destinati in gran parte a concludersi nell’arco del trimestre stesso. La quota di assunzioni stagionali è decisamente superiore nell’industria (29,3%) rispetto ai servizi (22,5%).
Circa 2.550 assunzioni, il 24,9% di quelle previste, riguarderanno l’industria e le costruzioni, mentre 7.680 (pari al 75,1%) avranno luogo nel comparto dei servizi. Tra le imprese industriali, le costruzioni convoglieranno il 2,8% delle assunzioni totali, mentre l’industria in senso stretto incanalerà il restante 22,1%.
All’interno di quest’ultima categoria primeggiano le industrie metalmeccaniche e quelle alimentari, che convoglieranno rispettivamente il 7,7% e il 6,5% delle assunzioni totali. Tra i servizi, le quote di assunzioni più elevate avverranno nei settori dei servizi alle persone (il 17,2% delle assunzioni totali), del commercio (14,6%) e del turismo (13,8%). Per quanto riguarda i comparti dell’alimentare e del turismo, si rileva come rispettivamente il 73,9% e il 62,0% delle assunzioni programmate avrà carattere stagionale, a testimonianza dell’elevata stagionalità che contraddistingue l’attività di questi settori nel periodo estivo.

Dal punto di vista territoriale, le assunzioni totali si concentreranno per quasi la metà (il 49,2%) nella provincia di Torino, per circa il 20% in quella di Cuneo, per poco più del 10% ad Alessandria e per poco più del 7% nel novarese.
Le quote detenute dagli altri territori provinciali oscillano tra i 3 e i 4 punti percentuale. Cuneo è la provincia con il più elevato tasso di ingresso (quasi 17 assunzioni per 1.000 dipendenti), mentre a Novara e Biella si registrano i valori più bassi (rispettivamente 8,9 e 8,8 assunzioni per 1.000 dipendenti). Disaggregando i dati secondo la classe dimensionale, il 46,8% delle assunzioni complessivamente programmate sarà effettuato dalle imprese con oltre 250 dipendenti, il 33,3% riguarderà le imprese più piccole (1-49 dipendenti) e il restante 19,8% avrà luogo in aziende di medie dimensioni (50-249 addetti).
Circa il 43% delle assunzioni programmate riguarderà dirigenti e impiegati, mentre le assunzioni di operai rappresenteranno il 57,4%. Nel dettaglio dei grandi gruppi professionali, il 26,1% delle assunzioni riguarderà figure dirigenziali, scientifiche e tecniche; le figure impiegatizie e terziarie di livello intermedio rappresenteranno quasi il 41% del totale, quelle operaie e non qualificate il 33% circa.

Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, il 30,9% delle assunzioni previste dalle imprese sarà a tempo indeterminato, il 24,2% a tempo determinato a carattere stagionale, il 36,4% sarà a tempo determinato a carattere non stagionale e il restante 8,5% riguarderà tipologie contrattuali differenti (apprendistato, inserimento e altre forme contrattuali).
I livelli tuttora elevati della disoccupazione in Piemonte e una domanda di lavoro non particolarmente sostenuta fanno sì che le imprese non prevedano eccessive difficoltà nel reperire i lavoratori che intendono assumere, segnalando tale problematica solo nel 19,1% dei casi. Per il 36,3% delle assunzioni le aziende piemontesi segnalano una preferenza per i giovani (fino a 29 anni). Analizzando il livello di istruzione segnalato per le assunzioni non stagionali, si sottolinea come il 24,9% dei nuovi assunti dovrà possedere una laurea, il 37,2% un diploma e il 15,7% una qualifica professionale. Coerentemente con l’intensificazione delle attività turistiche che si riscontra tradizionalmente nel III trimestre dell’anno, la professione che convoglia il maggior numero di assunzioni previste in Piemonte è quella dei cuochi, camerieri e professioni simili, con 1.110 assunzioni programmate. Seguono, ma a notevole distanza, specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari, operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche.