Sfuma quasi tutto il vantaggio di Evans, occhio alla rimonta di Neuville
La massacrante seconda tappa del Rally d'Argentina, che il gallese della Ford aveva iniziato con quasi un minuto di margine, gli riserva talmente tanti inconvenienti da consentire al belga della Hyundai di avvicinarsi ad appena 11 secondi
CORDOBA – Quel vantaggio di quasi un minuto che il leader del Rally d'Argentina, Elfyn Evans, aveva accumulato nella prima tappa di venerdì è stato ridotto ad appena 11 secondi al sabato: colpa di alcuni piccoli inconvenienti che hanno punteggiato la sua giornata. Prima due forature lente, la seconda delle quali quando un errore nella lettura delle note lo ha fatto finire su un terrapieno; poi la perdita di un diffusore aerodinamico posteriore in un atterraggio violento, che ha condizionato la manovrabilità specialmente nelle sezioni veloci; infine un testacoda proprio nell'ultima speciale. A tutto vantaggio di Thierry Neuville, anche lui frenato da una gomma bucata sulla sua Hyundai e dalla sostituzione di cambio e differenziale anteriore, che però non gli hanno impedito di vincere le ultime due prove e di portarsi a ridosso del gallese della Ford quando manca da disputare ancora una delle frazioni più dure di tutto il Mondiale rally. A soli otto secondi da lui c'è l'altra Ford di Ott Tanak, che con due successi parziali nel pomeriggio è riuscito a scavalcare i suoi compagni di squadra Sebastien Ogier e Mads Ostberg, quest'ultimo alla fine costretto al ritiro per colpa del danneggiamento della sospensione in un impatto contro una roccia nel penultimo scratch. Il campione del mondo in carica è riuscito a risalire la china grazie a profondi cambiamenti tecnici al retrotreno che ne hanno migliorato la manovrabilità, nonostante una pozza d'acqua lo abbia tratto in inganno facendolo finire in testacoda. E ora, alla domenica, tutti i protagonisti sono attesi a un grande classico: due passaggi sui famosi ponti sospesi di El Condor, il secondo dei quali offrirà i punti bonus della Superspeciale, e sul paesaggio lunare di Giulio Cesare, in cima alle montagne di Traslasierra.
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