20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Tennis

L'impresa di Berrettini, un italiano alle Finals dopo 41 anni

Sarà il terzo protagonista del tennis maschile italiano a riuscirci, dopo Adriano Panatta e a 41 di distanza da Corrado Barazzutti

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini Foto: ANSA

MILANO - Matteo Berrettini prenderà parte alle Atp Finals di Londra. La notizia arriva dal cemento di Parigi-Bercy, dove Denis Shapovalov strapazza Gael Monfils in due set (6-2, 6-2) e in questo modo approda alle semifinali dell'ultimo Masters 1000 della stagione. Vittoria mai in discussione per il ventenne canadese, che si impone in appena 61 minuti davanti a un pubblico ammutolito di fronte al tracollo dell'eroe di casa. Sarà il terzo protagonista del tennis maschile italiano a riuscirci, dopo Adriano Panatta e a 41 di distanza da Corrado Barazzutti.

Berrettini: «Sono successe cose pazzesche»

«Ho vissuto il match fra Shapovalov e Monfils con un po' di angoscia e di stress. Ero comunque soddisfatto di chiudere la stagione come nono giocatore del ranking mondiale. Certo è meglio finire l'annata in bellezza, essere ottavo della classifica Atp e partecipare alle Finals». Così, ai microfoni di RaiSport, Matteo Berrettini, che ha staccato matematicamente il pass per le Atp Finals, in scena a Londra dal 10 al 18 novembre, ieri sera, dopo il successo di Shapovalov su Monfils. Il tennista romano, 23enne, sfidera' dunque i piu' forti del circuito internazionale in quel «Masters» di fine stagione dove mancava un giocatore azzurro dal gennaio del 1979, quando Corrado Barazzutti affrontò i migliori del mondo a New York, al Madison Square Garden.

«Ho avuto alcuni momenti di difficoltà»

«Non potevo mai immaginare di arrivare a Londra, tanto a inizio anno quanto prima degli Us Open. Poi sono successe un po' di cose pazzesche e mi sono catapultato in questa situazione; quindi ho provato con tutte le mie forze a raggiungere l'obiettivo delle Finals», ha aggiunto l'azzurro, che aveva concluso la stagione 2018 al gradino 54 del ranking internazionale. «Ho giocato contro il mio idolo (Federer, Ndr), sul campo più bello del mondo (il centrale dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club, Ndr), gli ottavi di finale di Wimbledon. Poi ho preso una storta alla caviglia e mi sono dovuto fermare per un mese circa. Non è stata quindi un'annata facile: ho avuto alcuni momenti di difficoltà, che ho superato con la mia determinazione», ha spiegato infine Berrettini. Poi è arrivata la semifinale a New York e la cavalcata finale, sino all'accesso alle Atp Finals.