21 maggio 2025
Aggiornato 16:30
MotoGP | Gran Premio d'Italia

Valentino Rossi, una pole da favola: «Oggi mi sento 10 anni più giovane»

Contro ogni pronostico il Dottore centra la partenza al palo nella sua gara di casa al Mugello: «Non me lo aspettavo neanche io, mi è uscito un gran giro»

Valentino Rossi festeggia la pole impennando davanti ai suoi tifosi nel GP del Mugello di MotoGP
Valentino Rossi festeggia la pole impennando davanti ai suoi tifosi nel GP del Mugello di MotoGP Foto: Agenzia Bonora/Diario Motori

SCARPERIAValentino Rossi, rompere un digiuno di pole position che durava da Motegi 2016, proprio qui al Mugello, che cosa significa per te?
Il 2016 era stato un anno buono per le pole position, mentre il 2017 meno: non ne avevo ottenuta nessuna. Anche all'inizio di questa stagione avevo fatto molta fatica in qualifica, non ero mai entrato neanche in prima fila. È una sensazione speciale.

Te la sei apparecchiata bene, e ti sei anche goduto tantissimo il giro d'onore.
Arrivato a questo punto della mia carriera, alla mia età, voglio godermi questi bei momenti: sono il motivo per cui resto ancora qui. Valeva la pena andare piano piano e salutare tutti, i miei amici ma anche i semplici tifosi. Non so quante altre pole position potrò fare, specialmente qui al Mugello. Ma oggi mi sento dieci anni più giovane.

Dì la verità: te lo aspettavi?
Sinceramente no, è stata una sorpresa anche per noi. Ma sono stato abbastanza veloce per tutto il weekend, anche ieri vi ho detto che andavo piuttosto bene. Nella quarta sessione di prove libere ho sofferto un po', con le gomme da gara non ero tanto lontano ma neanche velocissimo. Però poi con le morbide mi sono trovato bene fin dalla prima uscita, e alla seconda mi è venuto un gran giro. Di solito qui quando sei in testa poi arriva sempre qualcuno che ti frega, ma quando ho visto il tempo di 1:46.2 ho pensato che forse non ci sarebbero riusciti. E infatti ci sono arrivati vicini, soprattutto Lorenzo, ma non ce l'hanno fatta...

Dopo quel giro sei anche stato bravo a livello strategico: ti sei messo dietro a Marquez e lui sapeva che eri lì.
Lui aveva fatto la stessa cosa con me un po' di tempo fa. Così, quando l'ho visto passare, ho pensato: «Che bello, finalmente riesco a fare un giro dietro a Marquez, visto che di solito rallenta sempre». Ho visto un po' come guida, come va la Honda, ed è stato molto interessante.

E la Yamaha come va? Siete riusciti a crescere?
Negli ultimi test di Barcellona abbiamo migliorato un po' il bilanciamento. Non ci sono grandi novità, ma siamo riusciti a rispolverare qualcosa di vecchio che ha funzionato. E anche nel weekend abbiamo lavorato bene sulla sensazione con l'anteriore e sulla velocità in curva. Sarà molto importante quello che faremo in vista di domani, per mettere a posto tutti i dettagli. Fare un solo giro è un conto, ma la gara sarà molto più difficile, anche se il Mugello storicamente è una pista favorevole alla Yamaha.

Hai regalato una bella soddisfazione ai tifosi italiani, per di più nel giorno della festa della Repubblica e con un casco con la bandiera tricolore.
Spero che un po' di gente che era indecisa se venire o meno a vedere la gara magari, con la mia pole, si presenti. Mi aspetto una grande atmosfera. Quanto al casco, sinceramente non mi ero reso conto che sarebbe stato il 2 giugno, me l'ha detto dopo il mio designer Aldo Drudi. Semplicemente, prima di addormentarmi ho pensato che mi sarebbe piaciuto molto correre con un casco tricolore. E ci ho aggiunto la frase di De Gregori: mi piace molto lui e la canzone. In ballottaggio c'erano anche Elio, o l'inno, ma alla fine ho scelto quella.

Che gara sarà?
Difficile, perché vanno veramente tutti forte. Io darò il massimo per cercare di arrivare sul podio, perché quello del Mugello è sempre speciale.

Qual è l'avversario che temi di più?
Questa è una bella domanda... Secondo me le due Ducati vanno fortissime di passo: loro hanno meno problemi di noi con la gomma davanti, che sarà cruciale. Marquez va molto forte anche lui, ma anche Petrucci, Iannone... Non so indicartene uno più pericoloso, i primi sette possono tutti lottare per la vittoria. L'importante sarà stare in quel gruppo dall'inizio alla fine, e ci proviamo. Sinceramente siamo un po' preoccupati con la scelta delle gomme, perché quella con cui siamo sicuri di arrivare fino alla fine, quella dura, ci fa andare più piano. Bisognerà capire se vale la pena rischiare o meno.

Ti basterebbe il podio, o magari vuoi qualcosa in più?
Io credo che sarà una gara con più piloti davanti, ma sarei molto contento di salire sul podio. Poi vediamo.

Pensi mai a quelli che ti danno del bollito o del vecchio?
In realtà quando vado bene sono contento, i miei pensieri sono più positivi. A loro penso soprattutto quando faccio cagare, penso che magari hanno ragione...