19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Wrc | Tour de Corse

Il Cannibale Sebastien Loeb torna a casa (e punta a vincere)

Il secondo appuntamento del ritorno nel Mondiale Rally del nove volte iridato è quello a domicilio, in Francia. Che ha vinto ben quattro volte la tappa corsa

AJACCIO – Dopo due rally invernali e uno disputato su terra, Citroën ritrova l’asfalto nell’appuntamento francese del campionato del mondo rally. È una delle mitiche prove in calendario, in cui gli equipaggi Kris Meeke/Paul Nagle e Sébastien Loeb/Daniel Elena, al via per la seconda delle loro tre partecipazioni previste quest’anno nel Wrc, sono intenzionati ad avere un ruolo di primo piano. Primo rally che si disputa interamente sull’asfalto in questa stagione, il Tour de Corse è stato spesso considerato una gara riservata solo agli esperti, a motivo delle prove speciali tecniche che richiedono raffinatezza, precisione e persino virtuosismo al volante, per sfruttare al massimo gli pneumatici, senza arrivare a deteriorarli. Con gli equipaggi Kris Meeke/Paul Nagle, che sono stati a lungo al comando della gara nella passata edizione, e Sébastien Loeb/Daniel Elena, detentori di quattro (dal 2005 al 2008) dei sei successi del marchio in questo rally da quando è prova del campionato del mondo, Citroën è ben equipaggiata per affrontare questa 61esima edizione dell’appuntamento insulare. Ciò spiega le sue legittime ambizioni di vittoria. «Dopo avere guidato di recente la C3 Wrc su terra, ho ritrovato in fretta i miei punti di riferimento durante i test in Corsica, anche se la superficie era diversa – dichiara il Cannibale – Sono partito avendo come base le regolazioni di Kris e ho individuato velocemente un assetto molto simile, che si adattava a me. Ho avuto delle sensazioni abbastanza positive alla fine delle giornate di guida di test. Rimane da sapere dove siamo rispetto agli avversari. Dopo la nostra performance in Messico, spero di essere lì a lottare, soprattutto perché mi sono sempre trovato a mio agio sull’asfalto e in particolare in Corsica. In ogni caso, è una prova che ho sempre apprezzato, anche se è ben lungi dall’essere facile. Sembra che le strade siano più veloci che alla mia epoca, benché ci siano ancora delle prove speciali strette, tecniche e piene di gibbosità, ma dovrò riscoprire l’intero percorso e non sarà facile prendere tutte le note del tracciato».

Nuove prove speciali
Prima di ritirarsi, l’anno scorso, Kris Meeke si era aggiudicato tre delle cinque speciali disputate fino a quel momento. Poi aveva vinto prepotentemente il Rally di Catalogna 2017, segno che la sua C3 Wrc è molto efficace sull’asfalto e che egli guida in totale simbiosi con la vettura. Ma Sébastien Loeb non dovrebbe essere da meno. Dopo il suo ritorno spettacolare al recente Rally del Messico, il nove volte campione del mondo di questa specialità, la cui ultima corsa interamente sull’asfalto nel Wrc risale al Rally di Francia-Alsazia 2013, ritroverà in Corsica un terreno a lui congeniale e che gli ha spesso sorriso in passato. Comunque, non ha avuto bisogno di adattamento nella sessione di prove effettuata in loco. Una sessione che, tra l’altro, ha permesso alla squadra di provare la sua gamma di regolazioni sui diversi andamenti di queste strade così atipiche. «Il Tour de Corse è davvero una grossa sfida, con numerose difficoltà, ma mi è sempre piaciuto disputarlo – commenta Kris – Se l’anno scorso qui eravamo particolarmente competitivi, dall’inizio della stagione abbiamo visto che tutti hanno compiuto progressi, ma conto che potremo lottare per i primi posti. I nostri test preparatori, effettuati su una grande varietà di strade, si sono rivelati fruttuosi. Ho la sensazione che abbiamo migliorato ancora nelle parti sporche e nei tratti sconnessi. In ogni caso alla fine dei test ero molto soddisfatto del lavoro effettuato e adesso non vedo l’ora di prendere il via!». La principale difficoltà di Sébastien, che non ha più gareggiato al Corsica dal 2008, sarà l’intera riscoperta del percorso. Kris Meeke e gli altri concorrenti regolari del campionato invece ne conoscono circa il 36%, ossia la speciale inagurale La Porta-Valle di Rostino (49,03 km), quella di Novella (17,39 km), e circa sette chilometri della Vero-Sarrola-Carcopino (55,17 km), il saggio di bravura della domenica. Una delle particolarità dell’edizione del Tour de Corse di quest’anno riguarda infatti il tracciato che è stato modificato per più del 63%, in particolare con l’introduzione di nuovi settori cronometrati a Capo Corso e nel Deserto delle Agriate, rispettivamente a nord e ad ovest di Bastia. E in quest’inizio di aprile, in quest’isola montuosa, il meteo potrebbe avere un ruolo importante.