28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
MotoGP

Dovizioso: «Io favorito? Se lo dice Valentino Rossi...»

Andrea si gode i complimenti del Dottore: «La sua opinione mi fa piacere, ma viste le moto che sono in campo credo che il Mondiale ce lo giocheremo in sei»

Andrea Dovizioso e Valentino Rossi festeggiano insieme sul podio del GP del Qatar
Andrea Dovizioso e Valentino Rossi festeggiano insieme sul podio del GP del Qatar Foto: Michelin

ROMA«Valentino Rossi ha dichiarato che sono il favorito numero 1? Wow, sentirlo dire da Valentino è tanta roba e sono solo contento. Diciamo che è vero che sono tra i favoriti, ma siamo almeno sei ad avere la possibilità di giocarci il campionato». Lo ha detto Andrea Dovizioso, pilota della Ducati, che ha conquistato il primo Gran Premio della stagione di MotoGP in Qatar, e ha raccontato le sue emozioni a Radio 105. «Già durante i test avevamo dimostrato di essere molto veloci – commenta il leader del Mondiale – Mi sono complicato un po' la vita all'inizio, sono partito malissimo, solo che dovevamo tutti salvare le gomme per le caratteristiche della pista, non potevamo spingere per tutta la gara. Non si poteva recuperare velocemente e quindi piano piano sono riuscito a passare tutti e tirare negli ultimi quattro giri. Anche questa volta Marc (Marquez, ndr) è riuscito a rimanermi attaccato fino alla fine e provarci all'ultima curva come era già successo più di una volta l'anno scorso».

Passi in avanti
Desmodovi ha dunque confermato anche in questa nuova stagione il salto di qualità compiuto l'anno scorso: «È vero che sto facendo dei risultati un po’ diversi dal passato: primo o secondo o terzo per la gente che guarda fa tanta differenza. Avevo già fatto dei buoni risultati, non ero andato così male fino a oggi. Certo, quando vinci è un'altra cosa, soprattutto per i fan, gli spettatori che ti vedono in un modo molto diverso. Quando vinci tutti ti guardano; se fai il secondo, terzo, quarto un po' meno». Ma ora gli occhi sono già puntati sul prossimo appuntamento del Motomondiale, in programma in Argentina, a Termas de Rio Hondo. «Il circuito è in un posto che neanche gli argentini sanno dove è, disperso nel nulla e ci mettiamo due giorni da quando partiamo dall'Italia per arrivare in pista – conclude il ducatista forlivese – Da Buenos Aires sono 1000 km molto scomodi per arrivare e là fuori non c'è niente, c'è la gente che ti assale perché c'è tanta povertà, e questo per loro è l'evento dell'anno. Il circuito è così così, è una pista che viene usata pochissimo e non è in buone condizioni. Negli ultimi anni abbiamo sempre fatto un po' fatica, però secondo me quest'anno saremo più competitivi».

(da fonte Askanews)