19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Mondiale Endurance | 6 Ore del Circuit of the Americas

La Ferrari vince almeno nel Gt: primo e terzo posto ad Austin

Terzo successo stagionale per la Rossa di Maranello al di là dell'Atlantico, nel sesto appuntamento stagionale del campionato. Il trionfo è di James Calado e Alessandro Pier Guidi, mentre l'altro equipaggio formato da Davide Rigon e Sam Bird si piazza sul gradino più basso del podio

L'esultanza di James Calado e Alessandro Pier Guidi dopo la vittoria nella 6 Ore di Austin
L'esultanza di James Calado e Alessandro Pier Guidi dopo la vittoria nella 6 Ore di Austin Foto: Ferrari

AUSTIN – Nella 6 Ore del Circuit Of The Americas, sesto appuntamento del Mondiale Endurance, la Ferrari ha ottenuto la terza vittoria stagionale con James Calado e Alessandro Pier Guidi sulla 488 Gte numero 51 e il terzo posto con Davide Rigon e Sam Bird. Nonostante il risultato molto positivo, si è trattato di una gara molto difficile, con i due equipaggi Ferrari che hanno dovuto ricostruire il vantaggio a metà gara, dopo una neutralizzazione con safety car, e poi hanno dovuto gestire le gomme con grande attenzione. Nel finale la 51 ha pure forato ma è riuscita comunque a conquistare il successo. Doppio podio anche in classe Gte-Am con la 488 Gte numero 61 di Clearwater Racing seconda, con Weng Sun Mok, Matt Griffin e Keita Sawa, e la vettura numero 54 del team Spirit Of Race terza con Francesco Castellacci, Miguel Molina e Thomas Flohr.

Gte-Pro
Nella classe Gte-Pro la gara è stata difficile e complessa fin dal via, quando Davide Rigon non è riuscito a tenere il comando della corsa vedendosi costretto a lasciare la prima posizione all’Aston Martin numero 95 di Nicki Thiim e Marco Sorensen. Nella seconda parte dello stint, nonostante una velocità di punta superiore, la Ferrari 488 ha iniziato ad avvicinarsi alla vettura di testa. Calado, sulla vettura numero 51, ha superato il compagno di team e si è lanciato all’inseguimento dell’Aston Martin passandola poco prima del pit stop. A quel punto sulle due Ferrari si è deciso di differenziare la strategia scegliendo per la vettura di Rigon gomme dure. La scelta non sarebbe stata troppo penalizzante se non fosse stato per la safety car che è stata chiamata in causa a metà gara per poter procedere alle riparazioni delle barriere alla curva 11 dopo l’uscita della Porsche di Mike Wainwright. La vettura di sicurezza ha invece vaporizzato il vantaggio delle Ferrari sulla Porsche numero 92 e l’Aston Martin 95 (rispettivamente 37 secondi per l’auto 51 e 20 per la 71). Al restart Calado ha rapidamente riguadagnato la testa della corsa mentre sulla vettura 71 si è deciso di cambiare strategia abbandonando le gomme dure e provando a concludere la corsa con due ore spinte al massimo. La Ferrari di Sam Bird è rientrata in pista in sesta posizione ed è stata in grado di recuperare fino alla terza piazza finale grazie a un doppio stint grintosissimo del pilota britannico che nel finale ha dovuto gestire gomme al limite della consunzione. Per la vettura numero 51 sembrava invece tutto definito. Dopo l’ultimo pit stop c’erano 36 secondi di vantaggio sulla Porsche numero 92 ma a quattro giri dalla fine una foratura ha rischiato di far svanire una vittoria meritatissima. Alessandro Pier Guidi è rientrato ai box girando velocissimo nonostante il problema e i ragazzi del box Af Corse sono stati perfetti nel sostituire la gomma. Il pilota italiano è così riuscito a uscire proprio davanti alla Porsche gestendo un vantaggio minimo fino alla bandiera a scacchi.

Gte-Am
Nella classe Gte-Am la gara delle due Ferrari 488 Gte ha portato in dote un secondo e un terzo posto anche se rimane l’amaro in bocca per una vittoria che il team Clearwater Racing avrebbe potuto cogliere meritatamente. Weng Sun Mok, Matt Griffin e Keita Sawa erano infatti riusciti a guadagnare quasi 40 secondi sull’Aston Martin di Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda. La neutralizzazione provocata dall’ingresso della safety car ha invece vanificato tutto il lavoro della prima parte di gara facendo ripartire tutto da capo e permettendo ai rivali di conquistare il successo. Alla fine Griffin, Sawa e Mok si sono dovuti accontentare del secondo posto. Corsa inizialmente esaltante per la vettura numero 54 del team Spirit Of Race affidata a Thomas Flohr, Miguel Molina e Francesco Castellacci che poi però è stata condizionata da un minuto di stop&go per aver rifornito finché la safety car era in pista. La 488 Gte del team svizzero ha comunque chiuso al terzo posto. Il successo assoluto è andato alla Porsche di Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley.

Campionati
Il risultato della 6 Ore del Cota lancia la Ferrari in classifica costruttori che ora guida con 203 punti contro i 163 della Ford e i 162 dell’Aston Martin. Riaperto anche il discorso relativo al campionato piloti con Andy Priaulx ed Harry Tincknell (Ford) sempre in testa con 102 punti mentre Rigon è a 95,5 con Bird, Calado e Pier Guidi a 95. Prossima gara il 15 ottobre, la 6 Ore del Fuji, in Giappone.