19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Calcio

Occhio, Milan, su Conti piomba anche lo Zenit San Pietroburgo

Roberto Mancini, neo tecnico della squadra russa, ha messo in cima alla lista dei desideri il terzino dell’Atalanta, obiettivo anche dei rossoneri che vogliono colmare le lacune difensive con uno dei laterali migliori dell’ultimo campionato

Andrea Conti, 8 reti nell'ultimo campionato con l'Atalanta
Andrea Conti, 8 reti nell'ultimo campionato con l'Atalanta Foto: ANSA

MILANO - Andrea Conti, non è un segreto, è il grande obiettivo del Milan per rinforzare la fascia destra ed aggiungere un altro tassello alla difesa di Montella che l’anno prossimo potrebbe conservare solo Donnarumma e Romagnoli come titolari rispetto alla stagione appena andata in archivio. Preso già Musacchio, infatti, il Milan è pronto a chiudere anche per Ricardo Rodriguez, terzino sinistro svizzero in forza al Wolfsburg, per poi bussare nuovamente alla porta dell’Atalanta da cui ha già prelevato il centrocampista Kessie e da cui vorrebbe acquistare anche Conti, probabilmente il miglior terzino destro dell’ultima serie A con prestazioni superlative e pure 8 gol all’attivo.

Pericolo russo

 Il Milan è in pole position per l’atalantino, lo ha chiesto per primo ed ha assicurato alla società bergamasca soldi veri, quelli richiesti da Percassi e dalla dirigenza nerazzurra, ma attenzione, perché al momento l’Atalanta non ha chiuso coi rossoneri ed ascolta ancora tutte le campane, ultima in ordine di tempo quella dello Zenit San Pietroburgo, gestita dal colosso Gazprom e delusa dal secondo posto ottenuto in questa stagione, che ha appena ingaggiato come tecnico Roberto Mancini, uno che è abituato a consegnare ai suoi presidenti una lista della spesa che gradirebbe fosse esaudita in ogni singola richiesta. In cima a questa lista c’è proprio Andrea Conti che Mancini porterebbe volentieri in Russia e per il quale lo Zenit sarebbe in grado di formulare una proposta considerevole. Se il Milan vuole acquistare Conti, insomma, è meglio che si affretti, prima di essere superato in volata da rivali che finora non sembravano tali.